Di Alessandro Albano
Investing.com - Telecom Italia (MI:TLIT) schizza al +24% in avvio di settimana ad euro 0,4296 dopo l'offerta pubblica d'acquisto arrivata dal fondo Usa KKR, già azionista del 37% FiberCop, sulla totalità delle azioni del gruppo. Per Intermonte-Websim, il mercato "non crede fino in fondo all’arrivo dell’offerta" visto che il titolo "si posiziona sotto il prezzo dell’Opa".
La proposta del fondo di private equity è "volta al delisting" come precisato nel comunicato diffuso domenica sera, e valuta la società a circa 33 miliardi (di cui 22 miliardi di debito netto) pari a 0,505 euro per azione ordinaria o di risparmio, +46% sui prezzi di chiusura di venerdì, con equity value di 11 miliardi.
L'offerta, vincolata "al raggiungimento del 51% del capitale", è stata qualificata da KKR come “amichevole” e aspira ad ottenere "il gradimento degli amministratori della società e il supporto del management".
Sotto osservazione del Mef
L'operazione, condizionata dallo svolgimento della due diligence di "quattro settimane", è sotto stretta osservazione da parte del governo che su TIM ha la cosiddetta clausola del golden power. Il Mef, infatti, ha già gatto sapere di "aver preso atto dell'interesse manifestato per Tim da investitori istituzionali qualificati" e se questo dovesse concretizzarsi "sarà in primo luogo il mercato a valutare la solidità del progetto".
"Telecom Italia è il maggiore operatore di telefonia del Paese", ha precisato il Ministero nella nota diffusa, ed è anche "la società che detiene la parte più rilevante dell'infrastruttura di telecomunicazione". L'obiettivo del governo, si legge, "è assicurare che questi progetti siano compatibili con il rapido completamento della connessione con banda ultralarga, secondo quanto prefigurato nel PNRR".
Vista la delicatezza del dossier, inoltre, il Tesoro avrebbe già formato un comitato di supervisione secondo quanto riferito da diversi organi di stampa. Nel super comitato dovrebbero sedere le punte del governo Draghi, tra cui il ministro dell’Economia Franco, del Mise Giorgetti e dell’innovazione digitale Vittorio Colao. Inoltre, ne potrebbero far parte anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, e il sottosegretario con delega ai servizi segreti Franco Gabrielli.
Un punto di domanda riguarda la posizione dell'azionista di maggioranza Vivendi (PA:VIV), il quale ha fatto sapere di non supportare l'offerta di KKR, affermando tuttavia che "non sono allo studio altre discussioni con fondi di investimento".
I fondi di private equity Advent e Cvc non hanno al momento presentato alcuna controfferta su Tim, e si sono detti "aperti al dialogo con tutti gli stakeholder per identificare in modo trasparente una soluzione di sistema per il rafforzamento industriale" della società delle telecomunicazioni.