Di Alessandro Albano
Investing.com - Nuovo tonfo in Borsa per Telecom Italia (MI:TLIT), che nella seduta odierna perde il 2,8% ad euro 0,41 (minimi del -4%) dopo il -3,2% registrato negli scambi della vigilia, che porta il totale delle ultime tre sedute a circa il -10%.
Il mercato continua a non essere convinto dei nuovi piani della società, che sembrano essere sempre più lontani dagli Stati Uniti e dal fondo KKR. Nel cda informale di martedì, il dg Pietro Labriola (unico rimasto del vecchio management) ha presentato le linee guida del nuovo piano strategico, che potrebbe portare allo scorporo della rete e la quotazione di due titoli azionari.
Almeno, questo è quanto stanno pensando i due maggiori azionisti Cdp e Vivendi (PA:VIV) che, in un rinnovato asse italo francese, potrebbero procedere con lo spin-off delle attività commerciali, senza offerta di pubblico acquisto, per poi dare il via al progetto di rete unica (il vero obiettivo di Cdp).
Il piano, secondo le indiscrezioni, punterebbe sulla scissione in due unità, NetCo e ServiceCo, una dedicata alla rete e l'altra ai clienti, e nella riunione di ieri avrebbe trovato l'appoggio del presidente di Cdp, e membro del cda, Tempini e dei francesi ex Mediaset (MI:MFEB). Essenzialmente il piano del fondo americano ma senza Opa, processo che richiederebbe troppo tempo e che ha riscontrato molti dubbi da parte della politica.
L'idea, che verrà presentata formalmente nel prossimo cda del 26 gennaio, deve fare i conti con 22 miliardi di debiti netti e il ricollocamento di 40 mila dipendenti e, stando alle indicazioni che arrivano dal titolo azionario, non sta riscontrando l'entusiasmo che invece era nato dopo l'offerta "amichevole" di KKR.
Intanto, il fondo Usa, già detentore del 37,5% di FiberCop, resta alla finestra e continua a lavorare al progetto di acquisizione in attesa di inizia quell'agognata fase istruttoria (due diligence) che potrebbe arrivare non prima del 2 marzo, quindi dopo l'elezione del presidente della Repubblica e dopo la presentazione al mercato del nuovo piano strategico da parte di Labriola.
Intanto, Exane Bnp Paribas, a causa dei tempi lunghi sull'offerta KKR, ha declassato il titolo a Underperfom da Neutral, mentre per gli analisti di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) l'appoggio di Cdp al piano B "potrebbe aiutare a sbloccare il valore delle attività di Tim, anche se molte questioni rimangono intatte".