Tim: ebitda e ricavi in crescita nel 2024, dal 2026 torna il dividendo

Pubblicato 13.02.2025, 09:46
© Reuters

Investing.com – Ricavi ed ebitda in crescita per Tim (BIT:TLIT) nel 2024, ma la notizia è che dal 2026 torna il dividendo. È così che il titolo della telco scatta sul FTSE MIB oggi, guadagnando il +2,42% alle 9.30.

Tim, nel 2024 crescono ebitda e ricavi

Telecom Italia ha chiuso il 2024 con ricavi di gruppo pari a 14,5 miliardi di euro, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente. Il segmento domestico ha registrato ricavi per 10,2 miliardi di euro (+1,5%), mentre Tim Brasil ha raggiunto 4,4 miliardi di euro (+6,8%). I ricavi da servizi si sono attestati a 13,5 miliardi di euro (+3,4%), con il domestico a 9,3 miliardi di euro (+2,0%) e il Brasile a 4,2 miliardi di euro (+6,6%).

L’ebitda di gruppo è cresciuto dell’8,3%, attestandosi a 4,3 miliardi di euro, equamente distribuito tra il mercato domestico e quello brasiliano. L’ebitda after lease è salito del 10,1% a 3,7 miliardi di euro, con il domestico a 2 miliardi di euro (+8,5%) e il Brasile a 1,7 miliardi di euro (+11,9%).

Debito in calo

Nel corso dell’anno sono inoltre proseguite le azioni di contenimento dei costi con cui Tim punta ad aumentare il livello di efficienza strutturale del perimetro domestico ed è stato raggiunto il 115% del target di riduzione di oltre 0,2 miliardi di euro previsto per il 2024.

L’indebitamento finanziario netto rettificato after lease del gruppo al 31 dicembre 2024 è sceso sotto 7,3 miliardi di euro, in calo di 0,8 miliardi di euro rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo, grazie alla generazione organica di cassa del secondo semestre e alla cessione della partecipazione residua in INWIT, perfezionata a novembre. La telco ha dunque raggiunto l’obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l’indebitamento finanziario netto rettificato after lease e l’ebitda organico after lease inferiore a 2x.

“Il margine di liquidità del gruppo copre le scadenze finanziarie fino al 2029”, precisa Tim in una nota.

Aggiornato il piano al 2027, torna il dividendo

Inoltre, il Consiglio di amministrazione ha approvato l’aggiornamento del piano strategico 2025-2027 che, come spiega la società, punta a “posizionare il gruppo come la migliore e più grande piattaforma digitale e telco in Italia e come il più efficiente operatore di TLC in Brasile”. Grazie alla generazione di cassa prevista dal piano “verrà ridotta ulteriormente la leva e verrà ripresa la remunerazione degli azionisti, mantenendo al contempo flessibilità finanziaria e una solida struttura del capitale”, spiega Tim che punta a reintrodurre il dividendo dall’anno prossimo.

Più nel dettaglio, nell’arco di piano (CAGR 2024-2027) Tim si aspetta ricavi di gruppo in crescita di circa il 3% medio annuo, dai 13,7 miliardi di euro pro-forma del 2024; ebitda after lease in crescita tra 6 e 7% medio annuo da 3,6 miliardi di euro pro-forma del 2024 e capex pari al 14% circa dei ricavi nel 2025 e in riduzione a circa il 13% nel 2027.

In più, il gruppo prevede, per il biennio 2026-2027, un indebitamento ancora in calo, con una leva potenziale pari a 1,1x.

Ed è grazie a questi numeri che, per gli esercizi 2026 e 2027, Tim punta a remunerare i propri azionisti con un importo pari a circa il 70% dell’equity free cash flow after lease generato, al netto dei dividendi per le minoranze di Tim Brasil, per una remunerazione di circa 0,5 miliardi di euro nel 2027 e circa 0,6 miliardi di euro nel 2028.

Approvata la vendita di Sparkle al Mef

La società, inoltre, si è posta l’obiettivo di riconoscere ai propri azionisti, nel corso del 2026, un’ulteriore remunerazione legata alla vendita di Sparkle e pari a circa il 50% dell’incasso (circa 0,35 miliardi di euro).

“Il 2024 è stato un anno di grande trasformazione per il nostro Gruppo, segnato dal completamento della cessione di NetCo e dal rafforzamento della nostra posizione nei mercati di riferimento”, ha commentato il 12 febbraio, dopo la pubblicazione dei conti, Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim.

“Per il terzo anno consecutivo - ha aggiunto il ceo - abbiamo centrato tutti gli obiettivi fissati, trasformando l’azienda in un Gruppo più solido e focalizzato. Proprio oggi abbiamo portato a compimento l’ultimo tassello del piano presentato nel 2022, approvando la vendita di Sparkle al MEF e Retelit. Anche grazie all’incasso relativo a questa offerta, puntiamo a ripristinare la remunerazione per gli azionisti dal 2026 e prevediamo, per il biennio successivo, un payout pari al 70% della cassa generata. Sul fronte degli obiettivi, il piano prevede una crescita media annua del 3% dei ricavi e tra il 6 e il 7% per i margini, sostenuta dal miglioramento delle attività domestiche e dall’espansione in Brasile. Siamo pronti a consolidare la nostra leadership, investendo sei miliardi di euro in tecnologia e innovazione per continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder”, ha concluso Labriola.

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