Di Alessandro Albano
Investing.com - Resta calda la pista Telecom Italia (MI:TLIT), con il fondo britannico Cvc che sarebbe pronto a fare un'offerta per una parte degli asset della società, mentre gli statunitensi di Kkr hanno confermato il loro interesse tramite una lettera al cda.
Dopo il +8,4% messo a segno giovedì, il titolo dell'ex monopolista sta guadagnando il 3,3% ad euro 0,3376 negli scambi odierni, un segnale di come il mercato preferisca un'operazione con i fondi di private equity piuttosto che un futuro standalone a maggioranza Cdp e Vivendi (PA:VIV).
Con il piano dell'Ad di Labriola che prevede lo scorporo di Tim in due entità, secondo indiscrezioni Cvc dovrebbe far recapitare in giornata la propria per la futura società dei servizi ServCo, che raggruppa le attivitá delle controllate Noovle, Olivetti, Telsy e Tim Brasil.
Questo settimana, Reuters ha riportato come il fondo britannico - una delle società di PE più importanti al mondo - abbia dichiarato di essere al lavoro "da tempo per un possibile scenario di riassetto industriale di Tim", al fine di "identificare soluzioni che favoriscano il rilancio della società nel rispetto e in linea con gli interessi di tutti gli stakeholders".
Inoltre, il fondo britannico avrebbe ottenuto nei giorni scorsi l'ok di poter svolgere un assessment, ovvero una mini due diligence ristretta ai ricavi e ai costi sugli asset che rimmarranno nella ServiceCo, infiammando il titolo dell'ex monopolista in Borsa.
A questo, si aggiunge il dossier Kkr, il quale ha ribadito a Telecom (MI:TLIT) il suo interesse a rilevare il 100% dell'azienda, citando "colloqui positivi" avuti nel recente periodo con le autorità italiane sulla questione.
Nella lettera, il fondo americano - già proprietario per il 37,%% della rete secondario FiberCop - ha dichiarato di essere aperta a discutere con la società il piano di rete unica con Open Fiber, operazione fortemente voluta da Cdp/Vivendi e messa nero su bianco nel nuovo piano strategico 2024 approvato lo scorso 2 marzo.
Per gli analisti di Equita SIM, che hanno confermato il giudizio Hold sul titolo e target price di euro 0,40, il contesto con Kkr "è ancora interlocutorio" e le ipotesi di valorizzazione dei singoli asset sono "più concreta rispetto a un'offerta per tutta l'azienda".