Di Geoffrey Smith
Investing.com - Le azioni delle maggiori banche britanniche scendono questo mercoledì, il Financial Times ha riportato che il governo potrebbe alzare le tasse su di esse per colmare i buchi di bilancio.
Il FT riporta che Jeremy Hunt, nuovo Cancelliere dello Scacchiere, potrebbe alzare l’aliquota effettiva fino al 33%, mantenendo la sovrattassa sugli utili bancari all’8%, anche se l’aliquota generale dell’imposta sul reddito delle società verrà portata al 25% dall’attuale 19%.
Molti si aspettavano che la tassa sulle banche, introdotta per recuperare indirettamente alcuni dei costi del salvataggio delle banche nel 2008/9, si sarebbe attenuata, riportando il carico fiscale delle banche in linea con il resto del settore privato.
Alle 11:55 CEST, Lloyds Bank (LON:LLOY) segna -3,5%, NatWest (LON:NWG) -1,7% e Barclays (LON:BARC) -1,4%. Virgin Money (LON:VM) crolla del 3,5%. Segnano tutti una performance inferiore al FTSE 100, che è salito, lasciandosi alle spalle un report sull’inflazione maggiore del previsto per settembre.
Le banche probabilmente registreranno sostanziali rialzi dei profitti nei prossimi trimestri in conseguenza degli aumenti dei tassi della Banca d’Inghilterra, che supporteranno i loro margini di profitto. Tuttavia, questi rialzi potrebbero non essere tanto alti, dato il caos politico delle ultime settimane, che ha comportato forti oscillazioni dei tassi di interesse a lungo termine e di fatto ha costretto le banche a smettere di concedere nuovi mutui immobiliari.
Hunt ha dichiarato che dovrà prendere “decisioni difficili” per riparare il danno alle finanze pubbliche britanniche. Vari media britannici hanno citato fonti anonime secondo cui ciò potrebbe significare non solo tasse più alte, ma anche altri tagli alla spesa pubblica, compreso il controverso “triplo blocco”, che garantisce che le pensioni tengano sempre il passo con l’inflazione.