Due titoli da evitare a luglio secondo InvestingPro: ecco perché il timing è tutto
Investing.com - I titoli petroliferi europei sono saliti giovedì dopo che Israele ha condotto attacchi aerei contro obiettivi nucleari e militari iraniani, alimentando i timori di un conflitto regionale più ampio e di potenziali interruzioni nelle forniture globali di petrolio.
Le azioni di Var Energi, BP (NYSE:BP), Shell, Eni (BIT:ENI), Aker, Equinor, Tullow Oil (LON:TLW) e TotalEnergies (EPA:TTEF) sono aumentate tra l’1% e il 4% alle 05:10 ET (09:10 GMT).
BP, Shell e TotalEnergies sono salite insieme al Brent crude, che è balzato in seguito alle notizie secondo cui Israele avrebbe colpito l’impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz in Iran e ucciso figure chiave del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, incluso il comandante dell’IRGC Hossein Salami, secondo i media statali iraniani.
Il sito di Natanz, che ospita centrifughe più vecchie, sarebbe stato colpito, anche se non è disponibile alcuna conferma sull’impianto più fortificato di Fordow.
Gli attacchi segnano una brusca escalation nell’azione militare israeliana, volta a limitare le capacità nucleari dell’Iran.
Gli analisti di Citi Research hanno affermato che l’aumento del rischio geopolitico ha spinto al rialzo il premio sul prezzo del petrolio. Gli investitori sono concentrati sulla possibilità di una ritorsione da parte dell’Iran che potrebbe estendersi oltre Israele e colpire le infrastrutture energetiche regionali.
Lo Stretto di Hormuz, attraverso il quale transitano circa 20,9 milioni di barili al giorno di greggio e prodotti petroliferi, è considerato un punto critico chiave.
Citi ha osservato che, sebbene l’Iran possa avere difficoltà a chiudere completamente lo stretto a causa della presenza della Quinta Flotta statunitense in Bahrein, potrebbe comunque disturbare la navigazione dispiegando mine o prendendo di mira le petroliere.
Durante la guerra Iran-Iraq del 1980-1988, centinaia di navi commerciali e impianti petroliferi furono attaccati nel tentativo di soffocare le entrate rivali. Questa storia è riemersa nei timori del mercato riguardo a rinnovate azioni iraniane.
Israele sembra aver evitato di colpire l’Isola di Kharg, che gestisce circa il 90% delle esportazioni di petrolio dell’Iran.
Tuttavia, gli analisti di Citi hanno avvertito che se la campagna militare continua, le forze israeliane potrebbero alla fine prenderla di mira per tagliare i finanziamenti alla rete di proxy dell’Iran.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha riferito che l’Iran ha violato gli obblighi di non proliferazione, complicando ulteriormente la situazione.
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’Iran possiede ora abbastanza uranio arricchito per nove bombe atomiche e ha difeso gli attacchi come misura preventiva.
La Casa Bianca ha affermato che Israele ha agito in modo indipendente e ha avvertito l’Iran di non attaccare beni o personale statunitense nella regione. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha spinto per colloqui diplomatici con l’Iran, in precedenza aveva imposto una linea rossa sulle vittime americane, incluso l’ordine dell’attacco con drone del 2020 che ha ucciso il leader della Forza Quds, Qassem Soleimani.
Citi ha osservato che le milizie sostenute dall’Iran, comprese quelle in Iraq e Iemen, rimangono minacce attive per gli obiettivi statunitensi e regionali e potrebbero rispondere se ordinate.
I mercati petroliferi stanno ora osservando i segnali che l’Iran riattivi le tattiche utilizzate nel 2019, quando furono prese di mira petroliere e infrastrutture regionali.
Gli investitori stanno anche monitorando i colloqui nucleari USA-Iran programmati per domenica, che ora sono avvolti nell’incertezza.
Gli analisti di Citi hanno affermato che qualsiasi minaccia percepita alle esportazioni di petrolio dal Golfo probabilmente spingerebbe i prezzi al rialzo, con i titoli energetici europei che continuano a rispondere alle preoccupazioni sull’offerta e agli sviluppi geopolitici.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell’intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.