Di Mauro Speranza
Investing.com – Mentre torna il sereno tra USA e Cina sul fronte guerra commerciale, il Presidente Donald Trump torna a usare i dazi come arma di minaccia, questa volta verso l’Europa.
L’amministrazione USA, infatti, ha minacciato l’imposizione di dazi del 25% sulle importazioni di auto europee qualora Regno Unito, Francia e Germania non accuseranno formalmente l’Iran di aver violato l’accordo del 2015 sul nucleare.
La notizia è stata diffusa dal Washington Post, la quale ha citato funzionari europei anonimi, anche se il quotidiano segnala come i tre paesi europei avevano già annunciato l’intenzione di ricorrere al meccanismo di risoluzione delle controversie nell’ambito dell’accordo nucleare iraniano, considerato già come un’accusa all’iran.
L’obiettivo di Trump, aggiunge il WP, potrebbe mirare ad ottenere condizioni migliori nell’ambito delle relazioni commerciali tra USA e Europa, più che a modificare la politica estera europea.
Interpellati sulla questione, la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato non hanno risposto ad una richiesta di dichiarazioni.
Sui mercati si assiste all’aumentare delle vendite sui titoli automobilistici, con flessioni superiori all’1% per Porsche (DE:PSHG_p), Volkswagen (DE:VOWG), Piaggio MI:PIA), Renault (PA:RENA), Faurecia (PA:EPED), Michelin (PA:MICP) (PA:MICP) e BMW (DE:BMWG), mentre restano in difficoltà anche Daimler (DE:DAIGn), Continental (DE:CONG), Schaeffler (DE:SHA_p), Pirelli (MI:PIRC), Fiat (MI:FCHA) e Ferrari (MI:RACE).
Le vendite di auto nel mese di dicembre
Nel frattempo, l’Acea (MI:ACE) ha diffuso i dati sulle immatricolazioni di auto in Europa (Ue+Efta), segnalando una crescita del 21,4% rispetto allo stesso mese del 2018 con oltre 1,26 milioni di vendite, cifra record.
Il dato, inoltre, risulta in crescita anche in tutta l’Unione europea relativamente al totale del 2019, aumentando dell’1,2% e raggiungendo oltre i 15,8 milioni di unità, al sesto anno consecutivo in crescita.
Negativo il dato per Fiat Chrysler Automobiles (MI:FCHA), che nel 2019 ha visto un calo del 7,3% e una quota di mercato che scende del 6%.
Il risultato è arrivato nonostante un dicembre molto positivo per la casa italo-americana, con l’ultimo mese dell’anno caratterizzato da un +13,8% rispetto allo stesso mese del 2018.
Infine, il 2019 è stato negativo anche per l’altra protagonista della fusione, PSA, la quale ha annunciato un calo del 10% delle vendite mondiali, scendendo a 3,49 milioni di veicoli venduti, mentre in Europa il calo è stato del 2,5%.