OraFinanza - Non è ancora ufficialmente Presidente degli Stati Uniti ma Donald Trump continua ancora a far capire quali sono le sue intenzioni su molte cose, tra cui anche la sua strategia sul commercio internazionale. L’ultima uscita in termini di tempo è stata la minaccia verso l’Unione europea di queste ore, arrivata tramite un post sul social network Truth Social.
“Ho detto all'Unione europea che deve compensare il suo tremendo deficit con gli Stati Uniti acquistando su larga scala il nostro petrolio e il nostro gas", scrive il futuro Presidente, per poi far partire la minaccia: "Altrimenti, ci saranno DAZI a tutto spiano!!!".
Unknown block type "image", specify a component for it in the `components.types` optionUnknown block type "image", specify a component for it in the `components.types` optionSecondo i dati dell’Office of the US Trade Representative, il commercio di beni e servizi degli Stati Uniti con l'Unione Europea ha totalizzato circa 1,3 trilioni di dollari nel 2022. Il deficit commerciale di beni e servizi del Paese con l'Ue è stato di 131,3 miliardi di dollari nel 2022.
Gli Stati Uniti sono inoltre stati il principale destinatario di beni dell'Ue nel 2023, rappresentando il 19,7% delle sue esportazioni.
Le minacce hanno subito condizionato l’andamento dei mercati europei di questa mattina: il FTSE MIB cede l’1,40% dopo un’ora di contrattazione, il Dax scende dell’1,10%, il Cac 40 e l’Ibex 35 si indeboliscono dell’1%.
A Milano soffre particolarmente Saipem (BIT:SPMI), in calo del 4% dopo i rialzi dei giorni scorsi, scesa ad un minimo di 2,516, indebolita anche da alcune prese di beneficio. Male anche Tenaris (BIT:TENR) (-2%), Eni (BIT:ENI) (-1,20%), Iren (BIT:IREE) (-0,80%) e Snam (BIT:SRG) (-0,500%).
Nel resto d’Europa cedono Repsol (BME:REP) (-1,20%), TotalEnergies (-1%), Shell (-1%), Bp (LON:BP) (-1%) e Galp (-1%), tutte negative anche a causa del calo dei prezzi del petrolio: Brent a 72,30 dollari (-1%) e greggio WTI a 68,80 dollari al barile (-2%).