di Medha Singh e Devik Jain
(Reuters) - L'azionario Usa è altalenante, con la domanda di titoli tech più a buon mercato e le speranze di ulteriori aiuti governativi anti-coronavirus che relegano in secondo piano i dati macro che hanno messo in luce un rimbalzo instabile.
Apple (NASDAQ:AAPL), la più grande societè statunitense per capitalizzazione di mercato, segna +0,04%, mentre Tesla (NASDAQ:TSLA) balza del 6,7%. A offrire la spinta maggiore all'S&P 500 e al Nasdaq sono i pesi massimi Amazon (NASDAQ:AMZN), Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Facebook (NASDAQ:FB).
L'indice di volatilità CBOE scende ulteriormente da un massimo di quasi tre mesi segnato all'inizio di settembre, mese storicamente tumultuoso. Anche gli investitori rimangono cauti per via di dati macro che dipingono un quadro a tinte contrastanti dello stato di salute dell'economia Usa.
Le richieste iniziali per i sussidi statali di disoccupazione ammontano a 884.000 destagionalizzati per la settimana terminata il 5 settembre, equivalente al numero di domande ricevute nella settimana precedente con i licenziamenti e i congedi che proseguono in diversi settori.
Un altro rapporto ha mostrato che i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati leggermente più del previsto ad agosto poiché il costo dei servizi è salito in modo consistente.
Il Senato degli Stati Uniti si esprimerà in giornata su un pacchetto di aiuti proposto dai repubblicani per far fronte al coronavirus in quello che potrebbe essere il voto finale sugli aiuti fiscali al Congresso prima delle elezioni presidenziali e del Congresso del 3 novembre.
Intorno alle 17, il Dow Jones Industrial Average cede lo 0,05% a 28.129,78, l'S&P 500 guadagna lo 0,27%, a 3.424,17 e il Nasdaq Composite è a +0,6%, a 11.288,86.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)