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UniCredit e Mps ok in Borsa, Fabi: "Trattative non concluse"

Pubblicato 26.10.2021, 12:14
Aggiornato 26.10.2021, 12:35
© Reuters.

Di Alessandro Albano 

Investing.com - UniCredit (MI:CRDI) e Monte dei Paschi (MI:BMPS) tengono banco a Piazza Affari un giorno dopo la notizia del nulla di fatto tra l'Ad Orcel e il ministero dell'Economia per una parte selezionata della banca senese. 

"Non credo che la situazione sia definitivamente chiusa, credo che si cerchi di prendere tempo", ha affermato il segretario generale della Federazione autonoma bancari italiani, Lando Maria Sileoni, aprendo ad una possibile conciliazione.  

"Le parti - ha aggiunto - dovranno incontrarsi perché secondo me, che conosco bene la vicenda, dovrebbero in qualche modo venirsi incontro e ci sono le condizioni per poter arrivare in qualche modo a un accordo tra il Ministero dell'Economia e Unicredit".

Trattative tramontate

Nel pomeriggio di domenica, la banca milanse ha diramato un breve comunicato affermando che "nonostante l'impegno profuso da entrambe le parti, UniCredit e il Mef comunicano l'interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di un perimetro definito di Banca Monte dei Paschi di Siena".

Poco prima del cda di UniCredit del 27 ottobre, limite fissato dalla banca milanese per la trattativa, le parti non sono riuscite a trovare un compromesso sull'aumento di capitale richiesto dall'Ad Orcel pari a 7 miliardi di euro, soglia ritenuta necessaria per garantire la neutralità dell'operazione sui conti di UniCredit e una crescita di valore del +10% in termini di utile per azione. 

Il governo ha già messo sul piatto circa 2 miliardi di Dta e non ha voluto superare la soglia massima di 3,5 miliardi per sistemare il Cet1 del Monte e coprire le 7.000 uscite che servono ad allineare i parametri di efficienza con UniCredit, interessata soprattutto alle filiali di Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

"Finora c'è stata una trattativa anomala", ha precisato il segretario della Fabi. "Da una parte un soggetto privato e dall'altra un soggetto pubblico, lo Stato, che dietro ha la politica. Si sono create delle distanze importanti sulla valutazione del perimetro di Mps definito da Unicredit e dal suo amministratore delegato, Andrea Orcel, che ha guardato tutti i numeri fino in fondo, ha fatto le pulci a tutto". 

Orcel, che è il miglior consulente di se stesso, non è abituato al mondo italiano, dove la politica ha un forte condizionamento anche sul settore bancario e finanziario", ha evidenziato Sileoni.

BPM alla finestra

A beneficiare dell'impasse tra Stato e UniCredit (MI:CRDI) è Banco BPM (MI:BAMI) che già nella seduta di ieri aveva chiuso come il miglior titolo bancario. La banca dell'Ad Castagna ha ora mani libere e, secondo indiscrezioni, starebbe guardando sia al perimetro di Mps sia ad una possibile operazione con Gae Aulenti. Operazione, la seconda, ritenuta molto accreditata secondo gli analisti di Intesa (MI:ISP). 

A questo si aggiungono altre due opzioni per Rocca Salimbeni: l'integrazione con un player internazionale (girano i nomi di Credit Agricole (PA:CAGR), BBVA (MC:BBVA) e BNP Paribas), o un piano stand-alone che vedrebbe un aumento di capitale da 3,5 miliardi per un'ultima ristrutturazione, la proroga dei termini con l'UE a 2022 inoltrato, e la ricerca di nuovi investitori.

"Crediamo che il Tesoro stia valutando la fattibilità del modello stand-alone dopo l’insuccesso delle trattative con Unicredit", ha scritto in una nota Filippo Diodovich, senior market strategist, IG Italia. "E’ una soluzione che sarà valutata con particolare attenzione dal MEF ma che richiede un ingente aumento di capitale che difficilmente potrà essere ricavato dal mercato sulla scia della perdita di credibilità delle strategie industriali della banca senese".

"Riteniamo che lo scenario di una nuova operazione M&A abbia al momento poche chance perché la possibilità di nuovi acquirenti è molto risicata nonostante le condizioni favorevoli portate avanti dal Governo, e chiunque si siederà al tavolo delle negoziazioni richiederà le stesse condizioni estremamente favorevoli poste da Unicredit", ha aggiunto l'esperto di IG.

Ultimi commenti

tanto alla fine si sa' come andra' a finire.. che i debiti li fanno pagare ai contribuenti...
sindacati ... ma dove trovano il coraggio di avanzare richieste? senza vergogna ...
dove ha avanzato richieste? sei di Forza Nuova ?
Forza Nutella
asse unicredit - monte paschi - bpm ? tanta roba
Più che altro tanti debiti da pagare, croste da eliminare e nessuno sa quante e quanto grosse. Mors tua vita mea ... l'affare migliore per le banche italiane sarebbe la sparizione di MPS e spartirsi la sua fetta di mercato. IMVHO eh ...
sarebbe l'ideale, purtroppo non è fattibile per via del personale da ricollocare
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