A cura di Mauro Speranza
Investing.com - La truffa sui diamanti costerà a Unicredit 215 milioni di euro da destinare alle richieste di rimborso arrivate dagli oltre 5 mila clienti coinvolti.
La cifra è già stata messa a bilancio dalla banca e specificata nella relazione del collegio sindacale allegata.
Unicredit aveva già rimborsato 1.623 clienti per complessivi 74 milioni di euro ma dal 2017 aveva avviato iniziative atte a riconoscere ai propri clienti “l’originario costo sostenuto per l’acquisto dei preziosi e il conseguente ritiro delle pietre”.
La vicenda si inserisce all’interno delle indagini che sta svolgendo la procura di Milano circa la vendita di diamanti finti da parte di Unicredit. La banca svolgeva il ruolo di “segnalatrice” durante il processo di vendita delle pietre alla clientela retail, dopo aver sottoscritto accordi di commercializzazione con la IDB (Intermarket Diamond Business), tra l’altro già fallita.
Interpellata sulla vicenda, Unicredit ha dichiarato che “per propria policy non commenta i procedimenti in corso” e che “collaborerà con le autorità competenti continuando a offrire servizi di assistenza ai clienti interessati”.
La procura sta indagando per la stessa vicenda anche Banco Bpm, a cui si aggiungono Monte dei Paschi di Siena e Intesa Sanpaolo , con quest’ultime che avevano stretto accordi economici, invece, con Dpi (Diamond Private Intestment).
Oggi a Piazza Affari
A Milano, intanto, il titolo UniCredit (MI:CRDI) sta cedendo l’1%, mentre le altre interessate vedono performance diverse. Se Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) recupera l’1,49%, restano deboli Banco Bpm (MI:BAMI) (-1,86%) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-0,04%).