UniCredit risponde a governo su Golden Power, non può prendere decisioni su Ops Banco Bpm

Pubblicato 22.04.2025, 09:21
© Reuters. Logo di UniCredit Banca a Roma, Italia, 25 novembre 2024. REUTERS/Yara Nardi

MILANO (Reuters) - UniCredit ha risposto al governo esprimendo i propri dubbi sulle prescrizioni imposte con il Golden Power sull’Ops su Banco Bpm (BIT:BAMI), e fino ad un riscontro non potrà prendere alcune decisione sul proseguimento dell’operazione.

E’ quanto ha detto la banca con un comunicato in relazione al provvedimento ricevuto venerdì dalla presidenza del Consiglio che ha imposto dei vincoli sull’offerta per Banco Bpm.

"Le prescrizioni imposte a UniCredit potrebbero danneggiare la sua piena libertà e capacità di adottare decisioni conformi ai principi di sana e prudente gestione in futuro, e persino portare a risultati non voluti", dice la banca che cita l’imposizione di eventuali sanzioni per il mancato rispetto delle prescrizioni.

I vincoli posti dal governo all’offerta su Banco Bpm, ricorda la banca, riguardano le modalità di gestione dell’attività creditizia e della liquidità del gruppo che nascerebbe dall’unione delle due banche, il diritto di cedere partecipazioni e di "gestire in modo appropriato" gli asset in gestione di Anima (BIT:ANIM), e le attività di UniCredit in Russia.

In particolare, su quest’ultimo punto una fonte vicina al dossier ha precisato che è stato fissato dal governo un termine 18 gennaio 2026 per la cessazione delle attività in Russia.

UniCredit sottolinea oggi di impegnarsi a continuare a ridurre la propria presenza in Russia, già diminuita del 90% circa negli ultimi tre anni, in linea con la decisione della Bce.

Sul fronte del credito e degli investimenti di Anima - che dopo l’Opa è controllata al 90% da Banco Bpm - la banca guidata da Andrea Orcel dice di avere "la chiara intenzione" di mantenere o incrementare l’esposizione alle Pmi, di sostenerle ulteriormente, e di continuare a gestire gli asset in gestione dei suoi clienti "nel loro migliore interesse".

Unicredit (BIT:CRDI) esprime inoltre le proprie perplessità sull’utilizzo, che definisce "non comune", dei poteri speciali del governo in un’operazione "domestica tra due banche italiane", peraltro non invocato "per le altre operazioni simili attualmente in corso sul mercato italiano".

Il riferimento è al via libera incondizionato del governo, nell’ambito della procedura del Golden Power, sia all’offerte di Mps (BIT:BMPS) su Mediobanca (BIT:MDBI) che a quella di Bper (BIT:EMII) su Pop Sondrio.

Le prescrizioni dettate, aggiunge, "si prestano a diverse interpretazioni e appaiono non completamente allineate con la legislazione italiana e comunitaria, oltre che con le decisioni delle autorità regolamentari".

Oltre al diritto di chiedere all’autorità di riconsiderare le decisioni prese, il decreto prevede la possibilità da parte della banca di riferire immediatamente se non le fosse possibile attuare, in tutto o in parte, le prescrizioni.

In questo contesto, dunque, UniCredit ha "prontamente risposto all’autorità esprimendo il proprio punto di vista sul decreto e resta in attesa di un riscontro".

"Fino ad allora, UniCredit non è in grado di prendere alcuna decisione definitiva sulla strada da seguire in merito all’offerta".

L’avvio dell’offerta pubblica di scambio è stata fissata per il 28 aprile per concludersi il 23 giugno.

(Andrea Mandalà, editing Francesca Piscioneri)

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