Investing.com – UniCredit (BIT:CRDI) ha chiuso il 2024 con un utile netto contabile di 9,7 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. L’utile netto, escludendo le attività per imposte anticipate (DTA), è aumentato a 9,3 miliardi di euro, registrando un incremento dell’8% su base annua. Nel corso dell’anno sono stati assorbiti 1,3 miliardi di euro in oneri straordinari. Il RoTE ha raggiunto il 21%, mentre l’utile per azione (EPS) è salito a 5,74 euro, segnando un incremento del 22%.
Le distribuzioni agli azionisti hanno toccato i 9 miliardi di euro, di cui 3,7 miliardi di euro destinati ai dividendi. Il dividendo per azione (DPS) è stato pari a 2,40 euro, segnando una crescita del 33% rispetto all’anno precedente.
Ricavi +4%, costi -1%
I ricavi netti sono aumentati a 24,2 miliardi di euro, con una crescita del 4% su base annua. Le commissioni hanno contribuito per 8,1 miliardi di euro, registrando un incremento dell’8%. Il margine di interesse è aumentato del 3%, attestandosi a 14,4 miliardi di euro.
I costi operativi sono stati pari a 9,4 miliardi di euro, in calo dell’1%, nonostante le pressioni inflazionistiche e gli investimenti effettuati. Il rapporto costi/ricavi si è attestato al 37,9%.
Solidità patrimoniale e qualità del credito
Il CET1 ratio è rimasto invariato al 15,9%, nonostante gli investimenti e l’aumento delle distribuzioni, con una generazione organica di capitale pari a 12,6 miliardi di euro.
Il costo del rischio si è attestato a 15 punti base, con coperture per 1,7 miliardi di euro sotto forma di overlays.
Dal 2025 dividendo al 50% dell’utile
UniCredit prevede per il 2025 un utile netto e un RoTE in linea con il 2024, pur in presenza di uno scenario macroeconomico meno favorevole. Inoltre, Piazza Gae Aulenti prevede per il 2025 un incremento delle distribuzioni agli azionisti rispetto al 2024, con un dividendo pari al 50% dell’utile netto (dal 40%).
L’obiettivo per il 2027 è un utile netto di circa 10 miliardi di euro. Nel periodo 2025-2027 l’istituto guidato da Andrea Orcel punta a una distribuzione annuale superiore a quella del 2024 e a un RoTE superiore al 17%.
Infine, nella nota sui conti, Piazza Gae Aulenti fa sapere che perseguirà opzioni inorganiche “esclusivamente se in grado di soddisfare rigorosi criteri strategici e finanziari e di migliorare il caso d’investimento stand-alone di UniCredit a beneficio di tutti gli stakeholders”.
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