Investing.com - Il secondo semestre di Wall Street potrebbe iniziare così come sono terminati i primi sei mesi del 2022. Al momento dello scrittura, i Future Dow Jones sono in calo di 60 punti, i Future Nasdaq 100 sono in ribasso di 50 punti, mentre il derivato sul S&P 500 registra -10 punti.
Poco sopra i 29 punti l'indice S&P 500 VIX, mentre il Tnote a 10 anni è pressoché stabile al 2,97% di rendimento.
Un piccolo recap di quanto accaduto tra giugno e luglio: i principali indici americani sono scivolati in territorio di bear market, con il benchmark S&P 500 che ha registrato il peggior primo semestre dal 1970, il NASDAQ Composite ha portato a casa i maggiori ribassi di sempre, mentre per il Dow Jones è stato il peggior calo semestrale dai tempi della crisi finanziaria.
Sul sentiment continuo a pesare i timori di una recessione che, secondo gli addetti ai lavori, con molte probabilità colpirà prima l'economia Usa per allargarsi poi al resto del mondo, Europa compresa.
"Non c'è modo di sfuggire alla discussione sulla recessione", ha scritto in una nota l'analista di Oanda Craig. "I presidenti di Fed, BCE e BoE non hanno alimentato le paure durante la loro tavola rotonda di mercoledì a Sintra, ma non hanno nemmeno fatto nulla per dissiparle. Tutti sanno che c'è una forte probabilità di recessione quest'anno o il prossimo, e anche gli investitori stanno accettando sempre più questo destino".
In un'altra analisi, invece, il country manager di Investing.com Italia mette in risalto 3 motivi per cui nella seconda metà dell'anno i mercati potrebbero registrare un'inversione di rotta: 3 motivi per cui la seconda metà 2022 può essere positiva.
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