Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari USA è vista in discesa questo giovedì, proseguendo le vendite del mese prima, mentre persistono i timori per un downturn economico causato dagli aumenti aggressivi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow scende di 150 punti, o dello 0,5%, i future S&P 500 vanno giù di 24 punti, o dello 0,6% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 105 punti, o dello 0,9%.
I principali indici a Wall Street hanno chiuso in discesa ieri, per la quarta seduta di fila, con il calo percentuale mensile maggiore ad agosto dal 2015.
Il Dow Jones Industrial Average è sceso di 280 punti, o dello 0,9%, ieri, con -4,1% su agosto, mentre l’S&P 500 dello 0,8% ed il Nasdaq Composite dello 0,6%, con -4,2% e -4,6% rispettivamente.
Settembre è storicamente un mese debole per l’azionario e oggi sono probabili altri ribassi, nei timori per l’inasprimento monetario della Federal Reserve.
Ieri, la Presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester ha affermato che la banca dovrà alzare i tassi sopra il 4% entro l’inizio del prossimo anno, e lasciarli alti per un po’ per raffreddare l’inflazione.
Domani è attesa la pubblicazione dei dati governativi di agosto sull’occupazione. Alle 14:30 CEST, intanto, arriveranno i dati settimanali sulle richieste di disoccupazione, dopo il dato ADP di ieri che ha rivelato un aumento minore del previsto dei posti di lavoro.
Inoltre, alle 16:00 CEST sarà rilasciato l’indice PMI manifatturiero dell’ISM di agosto, che dovrebbe mostrare un rallentamento del tasso di espansione del settore.
Arriveranno anche gli utili trimestrali di Broadcom (NASDAQ:AVGO), Lululemon Athletica (NASDAQ:LULU), ed Hormel Foods (NYSE:HRL).
Intanto, il titolo Nvidia (NASDAQ:NVDA) crolla di oltre il 5% nei premarket dopo che la compagnia ha avvertito che l’ordine degli USA di smettere di esportare due importanti chip per progetti di intelligenza artificiale in Cina peserà sugli affari nel paese.
I prezzi del petrolio si indeboliscono, scendendo al minimo di due settimane: l’indice PMI manifatturiero di Caixin in Cina è sceso in contrazione il mese scorso, segnale che le difficoltà legate al COVID stanno colpendo la seconda economia al mondo.
La città di Chengdu, intanto, è andata in lockdown.
I problemi economici del maggiore importatore petrolifero al mondo hanno fatto passare in secondo piano la notizia di un sorprendente calo di 3,3 milioni di barili delle scorte di greggio USA la scorsa settimana.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA scendono del 2,3% a 87,52 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù del 2,4% a 93,36 dollari. Entrambi i riferimenti sono crollati di circa il 5% il mese scorso e di oltre il 20% nel trimestre terminato ad agosto.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,8% a 1.712,30 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0020, giù dello 0,4%.