Di Geoffrey Smith
Investing.com – Apertura in calo per i mercati azionari statunitensi questo lunedì, mentre salgono i timori per l’aumento dei tassi di interesse accompagnati dai segnali di stress per alcuni titoli tech.
Alle 15:35 CEST il Dow Jones Industrial Average è in calo di 421 punti, o dell’1,3%, mentre l’indice S&P 500, è in calo dell’1,5% ed il Nasdaq Composite è in calo dell’1,7%.
L’umore è stato spento dalla forte riduzione delle posizioni da parte dei sostenitori di Rivian Automotive (NASDAQ:RIVN), la casa produttrice di furgoni elettrici, un esempio del settore “profitless” che è andato sotto pressione nel contesto dei tassi di interesse in salita. Ford Motor (NYSE:F) avrebbe venduto 8 milioni di dollari di azioni, mentre un altro venditore, molto probabilmente Amazon (NASDAQ:AMZN), avrebbe pianificato di vendere altri 12 milioni di azioni, entrambe con uno sconto di circa il 6%, al prezzo di chiusura di venerdì, secondo CNBC. Il titolo Ford è sceso dell’1,9%.
Il titolo Rivian è crollato del 13% ad un nuovo minimo storico nei primi minuti di scambi e ha perso oltre due terzi del suo valore rispetto al momento della quotazione in borsa.
In calo anche altri titoli di produttori di veicoli elettrici: Lucid Group (NASDAQ:LCID) -5,1%; Lordstown Motors (NASDAQ:RIDE) -10,2%; Tesla (NASDAQ:TSLA) -3,8%.
Un altro titolo ai minimi storici è Palantir (NYSE:PLTR), che ha deluso le attese per il Q1 e ha previsto un calo per il secondo trimestre. Il titolo Palantir è crollato del 22%.
Il settore tecnologico, in particolare, rimane vulnerabile a bruschi selloff a causa dei timori sull’aumento dei tassi d’interesse, che non sono stati molto attenuati da un rapporto sull’occupazione di aprile che ha visto il tasso di disoccupazione scendere ulteriormente e il recente miglioramento della partecipazione della forza lavoro invertirsi. Questo ci suggerisce che il mercato del lavoro continuerà probabilmente ad essere una fonte di spinta inflazionistica per il prossimo futuro, mantenendo la Federal Reserve incline ad aumentare i tassi di interesse con incrementi aggressivi di mezzo punto nei prossimi mesi.
I pochi titoli che hanno sfidato il calo sono stati quelli che sono stati in grado di dimostrare che possono assorbire qualsiasi aumento dei costi di produzione e passarli ai consumatori.