Wall Street non si scuote per i dazi di Trump, oggi i verbali Fed

Pubblicato 19.02.2025, 14:15
Aggiornato 19.02.2025, 14:35
© Reuters.

OraFinanza - Future sugli indici azionari di Wall Street sostanzialmente fermi, mentre gli investitori valutano le recenti minacce tariffarie del presidente Donald Trump e attendono i verbali della riunione di gennaio della Federal Reserve, previsti in giornata.

Se i contratti sul Nasdaq e quelli sullo S&P500 restano intorno la parità, quelli sul Dow Jones cedono leggermente (-0,10%) quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni.

Il dollaro sale nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD a 1,0427, il Bitcoin resta poco mosso, a 96 mila dollari. In crescita ancora i prezzi del petrolio: Brent (+0,70%) a 76,30 dollari e greggio WTI a 72,41 dollari al barile.

L’oro aveva toccato un nuovo record storico a 2.964 dollari l’oncia (future) prima di rallentare. “Più aumentano i dazi, più il commercio mondiale ne risentirà e meglio sarà per l’oro”, spiega James Steel, analista di metalli preziosi di Hsbc. “Quando il commercio si contrae, l’oro decolla”, ha aggiunto, indicando come esempi precedenti la pandemia di Covid-19 e la crisi finanziaria globale del 2008.

Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato ieri di voler imporre dazi sulle auto "intorno al 25%" e tariffe simili sulle importazioni nel Paese di semiconduttori e prodotti farmaceutici.

Dal suo insediamento avvenuto quattro settimane fa, Trump ha imposto dazi del 10% su tutte le importazioni dalla Cina, in aggiunta alle imposte esistenti, e ha annunciato per poi rinviare di un mese i dazi del 25% sulle merci provenienti dal Messico e sulle importazioni non energetiche dal Canada.

“Mentre a Riad gli emissari di Stati Uniti e Russia parlano di sistemazione della questione Ucraina, senza la partecipazione né dell’Ucraina, né dell’Europa, Trump si dedica al suo passatempo preferito e in un intervento a Mar-a-Lago torna ad agitare lo spettro delle tariffe, su automobili, semiconduttori e farmaceutici, da imporre entro il 2 aprile”, scrivono da UniCredit (BIT:CRDI)

Oggi (ore 20 italiane) sono attesi i verbali della riunione di politica monetaria della riunione della Fed svoltasi a gennaio, nella quale i membri votanti hanno deciso di lasciare invariati i tassi e il presidente Jerome Powell aveva dichiarato che non ci sarà fretta di tagliarli nuovamente fino a quando i dati sull’inflazione e sull’occupazione non lo renderanno opportuno.

Nei verbali gli investitori cercheranno indizi sul percorso dei tassi della Fed, alla luce dei dati contrastanti sui prezzi al consumo e alla produzione della scorsa settimana e del forte calo delle vendite al dettaglio, che fanno scendere i rendimenti del Treasury.

"Tenete d’occhio le ulteriori discussioni sull’impatto delle politiche di Trump e i possibili segnali su come i membri hanno cambiato le loro opinioni sulla tempistica di ulteriori tagli dei tassi, se esistenti, rispetto alle previsioni di dicembre", consiglia Karl Steiner, head of analysis di Seb.

I trader prevedono attualmente almeno un taglio dei tassi di 25 punti base e una probabilità superiore al 43% di un ulteriore abbassamento entro dicembre, secondo i dati LSEG.

Occidental Petroleum (-1%): perdita netta nel quarto trimestre di 297 milioni di dollari rispetto all’utile di 1,03 miliardi di un anno fa.

Bumble (-17%): ha previsto un fatturato del primo trimestre inferiore alle stime degli analisti, segnalando che i suoi sforzi per aumentare la crescita stanno impiegando più tempo del previsto per raccogliere i risultati.

Etsy (-8%): vendite pari a 3,74 miliardi di dollari per il trimestre conclusosi il 31 dicembre, inferiori alle stime degli analisti di 3,88 miliardi (dati LSEG).

Intel (NASDAQ:INTC)

Cantor Fitzgerald: ‘neutral’ e target price alzato da 22 a 29 dollari.

Nike (NYSE:NKE)

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo confermato a 73 dollari.

Baidu

Zephirin: ‘buy’ e target price incrementato da 85 a 89 dollari.

Coca Cola (NYSE:KO) Co

JP Morgan (NYSE:JPM): prezzo obiettivo confermato a 74 dollari.

Walmart

Jefferies: ‘buy’ e target price rafforzato da 111 a 120 dollari.

Uber Technologies (NYSE:UBER)

Piper Sandler: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 80 a 87 dollari.

Questo contenuto è fornito da OraFinanza

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.