Mercati azionari forti, ma attenzione al dato che chiuderà la settimana!
Investing.com - In una nota di giovedì, gli analisti di Wells Fargo (NYSE:WFC) hanno segnalato l’ampiezza limitata del rally come un potenziale rischio per l’S&P 500, nonostante il recente rimbalzo dell’indice.
L’S&P 500 "ha iniziato a salire il 9 aprile quando l’amministrazione ha annunciato una pausa di 90 giorni sui dazi reciproci."
Tuttavia, Wells Fargo afferma che "l’ampiezza di questo rally lascia alcuni punti interrogativi poiché meno del 50% dei titoli nell’indice si trova sopra la propria media mobile a 200 giorni."
Da una prospettiva a più breve termine, notano che solo il 56% dei titoli è sopra la media mobile a 20 giorni.
Questi indicatori suggeriscono che "il numero di aziende che partecipano al rally non è forte."
Wells Fargo ha spiegato che il suo approccio complessivo al mercato azionario enfatizza la pazienza e l’utilizzo dei ribassi per aumentare l’esposizione ai settori con prospettive attraenti a lungo termine.
Favoriscono un approccio di dollar-cost-averaging. Dato che l’S&P 500 sta negoziando al livello o leggermente sopra il loro obiettivo di fine 2025, consigliano agli investitori di rivedere le esposizioni settoriali e di adeguarle verso ponderazioni favorevoli nei settori Energia, Informatica, Servizi di comunicazione, Finanziari e Utilities.
Gli analisti prediligono questi settori per i loro "attributi orientati alla qualità e alla crescita", tra cui "solidi bilanci, robusti flussi di cassa e flussi di guadagni affidabili."
Si dice anche che questi settori offrano sensibilità a una "eventuale modesta ripresa dell’economia che riteniamo inizierà alla fine di quest’anno e nel 2026."
Oltre quest’anno, Wells Fargo prevede che l’S&P 500 raggiungerà il "livello 6.400 - 6.600 entro la fine del 2026."
Wells Fargo ritiene che "si possa sostenere razionalmente che un catalizzatore significativo alla base del rally delle azioni sia stata l’anticipazione che alcuni accordi commerciali saranno completati in breve tempo e che le tensioni tariffarie potrebbero ulteriormente allentarsi."
Tuttavia, considerano "eccessivamente ottimistico" aspettarsi accordi rapidi con la Cina o l’Unione Europea. Prevedono "maggiore incertezza commerciale e volatilità al ribasso che creeranno ulteriori opportunità per aumentare le esposizioni azionarie nel breve e medio termine."
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