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Zona euro, necessario più stimolo monetario, fiscale contro seconda ondata Covid - Fmi

Pubblicato 30.11.2020, 17:00
Aggiornato 30.11.2020, 17:09
© Reuters. Il logo del Fondo monetario internazionale a Santiago

di Jan Strupczewski

BRUXELLES (Reuters) - I governi della zona euro e la Banca centrale europea potrebbero dover fornire più stimolo fiscale e monetario rispetto a quanto inizialmente stimato per contrastare gli effetti della seconda ondata della pandemia di Covid-19.

Lo ha detto oggi il Fondo monetario internazionale (Fmi).

Il valore complessivo del sostegno fiscale e monetario disponibile, unito all'accesso a migliaia di miliardi di euro in prestiti a basso costo e al nuovo funding Ue ancora in discussione, supera già la soglia dei 10.000 miliardi di euro.

L'Fmi ha detto che anche se la risposta è impressionante, potrebbero essere necessarie più misure, se l'outlook economico si deteriorerà ulteriormente.

"I rischi ... sono chiaramente al ribasso per l'inizio del 2021, considerando l'attuale seconda ondata", ha detto l'Fmi in un'analisi di routine sull'economia della zona euro.

"Con la seconda ondata ora in corso, le politiche fiscali nazionali dovranno probabilmente fornire misure di stimolo su ampia scala per un periodo più lungo rispetto a quanto originariamente previsto".

In una dimostrazione di solidarietà senza precedenti, i governi dell'Unione europea hanno accettato di mettere a disposizione 750 miliardi di euro nei prossimi anni a fronte della garanzia sul bilancio Ue.

I fondi saranno distribuiti tra gli stati membri attraverso aiuti a fondo perduto e prestiti, per aiutare la ripresa economica dagli effetti della pandemia.

L'Fmi ha detto che l'impatto di questo schema dipenderà dalla dimensione, dalla qualità e dall'efficienza delle spese a livello nazionale sostenute dal meccanismo e dalle riforme strutturali pensate per rendere le economie più orientate all'ecologia e alla digitalizzazione.

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Il Fondo ha lodato la risposta di politica monetaria della Bce alla recessione economica causata dalla pandemia, definendo la strategia della banca centrale come opportunamente audace, ma ha detto che ulteriori misure di stimolo saranno probabilmente necessarie, possibilmente includendo nuovi prestiti Tltro a basso costo e altre forme d'aiuto per le banche.

"L'ampliamento degli acquisti di asset sarà la prima linea difensiva, ma dovrebbero essere considerate anche altre opzioni -- tra cui un ulteriore allentamento dei termini delle Targeted Longer-Term Refinancing Operations e un taglio del tasso sui depositi", ha detto l'Fmi.

"Potrebbero essere necessarie anche ulteriori misure accomodanti per contrastare i rischi di deflazione e per garantire una regolare trasmissione monetaria in uno scenario tendente al ribasso", si legge nel report dell'Fmi.

Su base annuale, i prezzi al consumo della zona euro sono in costante calo da agosto per la prima volta dal 2016, rendendo per la Bce ancora più complicato l'obiettivo di mantenere l'inflazione poco sotto il 2% nel medio termine, un target che non riesce a raggiungere da anni.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)

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