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Annullato emendamento per prorogare invio di armi a Ucraina

Pubblicato 29.11.2022, 18:16
Aggiornato 29.11.2022, 18:18
© Reuters. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Roma. REUTERS/Remo Casilli

© Reuters. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Roma. REUTERS/Remo Casilli

ROMA (Reuters) - I partiti di maggioranza hanno ritirato un emendamento che avrebbe permesso al governo di continuare a inviare armi all'Ucraina per tutto il 2023, ha riferito una fonte parlamentare, dopo che l'opposizione aveva chiesto un decreto separato sulla questione.

Sulla scia dell'invasione russa dell'Ucraina, il governo dell'ex premier Mario Draghi aveva introdotto misure che consentivano la fornitura di armi a Kiev senza richiedere l'autorizzazione parlamentare ad ogni invio.

L'accordo scadrà alla fine dell'anno e la coalizione che sostiene Giorgia Meloni ha inizialmente cercato di prorogarlo fino al 31 dicembre 2023, modificando un decreto governativo attualmente all'esame del Parlamento.

Tuttavia, il Partito Democratico ha lamentato il fatto che l'emendamento non avesse specificamente a che fare con l'Ucraina e ha accusato il governo di violare le regole parlamentari.

In risposta alle accuse del PD, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha detto che il governo prenderà in considerazione la possibilità di far passare la misura attraverso un decreto separato, garantendone comunque una rapida approvazione.

Il sostegno all'Ucraina ha rappresentato un tema controverso all'interno della coalizione di governo tra Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia.

Meloni è una convinta sostenitrice di Kiev, mentre gli alleati Salvini e Berlusconi sono stati molto più ambigui a causa dei loro legami storici con la Russia e con il presidente Vladimir Putin.

"Vale la pena continuare a sostenere l'Ucraina perché la possibilità di aprire un tavolo può nascere solo sulla base di un equilibrio delle forze in campo", ha detto Meloni oggi in un'intervista al Corriere della Sera. 

All'inizio del mese, un funzionario della coalizione di governo ha detto a Reuters che l'Italia stava preparando un sesto pacchetto di armi per l'Ucraina, inclusi i sistemi di difesa aerea richiesti da Kiev.

© Reuters. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Roma. REUTERS/Remo Casilli

In un'intervista della scorsa settimana, il ministro della Difesa Guido Crosetto si è impegnato a continuare a fornire armi nei tempi e nei modi concordati con gli alleati della Nato e con il governo di Kiev.

Anche il PD è a sostegno dell'Ucraina, mentre altre forze di opposizione di sinistra vorrebbero che il governo si concentrasse sull'intensificare i negoziati diplomatici piuttosto che sull'invio di armi.

(Angelo Amante, tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)

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