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Investing.com - I leader mondiali hanno espresso reazioni diverse dopo che le forze statunitensi hanno colpito tre siti nucleari iraniani domenica.
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha elogiato l’azione in una dichiarazione registrata, affermando: "Congratulazioni, Presidente Trump.
La sua coraggiosa decisione di colpire le strutture nucleari iraniane con la potenza impressionante e giusta degli Stati Uniti cambierà la storia... La storia registrerà che il Presidente Trump ha agito per negare al regime più pericoloso del mondo le armi più pericolose del mondo."
Nel frattempo, il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha condannato gli attacchi sulla piattaforma social X, definendoli "oltraggiosi" e una "grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del TNP."
Araqchi ha dichiarato che l’Iran "si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, interessi e popolo" in conformità con le disposizioni della Carta delle Nazioni Unite che consentono l’autodifesa.
Anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso preoccupazione per l’azione militare statunitense, descrivendola come "una pericolosa escalation in una regione già sull’orlo del baratro" e "una minaccia diretta alla pace e alla sicurezza internazionale."
Guterres ha esortato gli stati membri a "ridurre la tensione e a rispettare i loro obblighi ai sensi della Carta delle Nazioni Unite", sottolineando che "non esiste una soluzione militare" e che "l’unica via da seguire è la diplomazia."
Anche altre nazioni hanno commentato la situazione. Un portavoce del governo dell’Australia ha riconosciuto che "il programma nucleare e missilistico balistico dell’Iran è stato una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale", pur prendendo atto della dichiarazione del Presidente degli Stati Uniti sulla pace e invocando "de-escalation, dialogo e diplomazia."
Il Ministero degli Esteri del Messico ha sollecitato "il dialogo diplomatico per la pace tra le parti coinvolte" e ha chiesto di ridurre le tensioni nella regione.
Il Venezuela ha assunto una posizione più dura, con il Ministro degli Esteri Yvan Gil che ha condannato "fermamente e categoricamente" il bombardamento statunitense delle strutture nucleari iraniane a Fordow, Natanz e Isfahan, descrivendolo come un’aggressione militare eseguita "su richiesta dello Stato di Israele."
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