ROMA (Reuters) - Il premier Giuseppe Conte starebbe valutando di rassegnare le dimissioni, già domani, e aprirsi così la strada a un reincarico per un nuovo esecutivo con una maggioranza più ampia.
Lo riportano, con sfumature diverse, tutti i principali quotidiani in articoli di retroscena politici che descrivono questo come lo scenario per uscire dalla crisi.
"Il mio obiettivo è un accordo che dia una limpida prospettiva politica al governo sino alla fine della legislatura", avrebbe detto il premier secondo un retroscena de La Repubblica.
Non ci sono per ora commenti da Palazzo Chigi, né dagli altri esponenti della maggioranza.
Le dimissioni servirebbero anche ad evitare il rischio che il governo venga sconfitto nel voto per la riforma della giustizia, che vede contrari anche gli ex alleati del partito Italia Viva di Matteo Renzi, il cui voto è decisivo.
L'ipotesi di un ritorno alle urne è principalmente "una minaccia per sbloccare i veti incrociati tra i partiti e tra Conte e Renzi", scrive UniCredit (MI:CRDI) stamani in un report. Solo un incidente potrebbe innescare elezioni anticipate, dice.
RIENTRA RENZI?
Nel nuovo esecutivo, secondo questi retroscena, potrebbe rientrare anche Italia Viva.
Il Messaggero dice che Conte "domani potrebbe salire al Colle per dimettersi e avviare la fase del Conte ter con Renzi".
Repubblica parla di negoziato sbloccato con centristi e responsabili. Il Corriere battezza questo nuovo esecutivo come "governo di salvezza nazionale", cioè un Conte 3, basato su una maggioranza allargata a pezzi dell’area moderata del centrodestra e di cui farebbe parte anche Renzi. Oggi, secondo il quotidiano, Conte dovrebbe sciogliere la riserva su questa soluzione, caldeggiata, secondo La Stampa, da Pd e M5s.
L'opzione di elezioni anticipate, che aprirebbe al rischio di un governo sovranista e anti-europeo, ha spaventato i mercati la settimana scorsa, con lo spread del Btp decennale sul Bund che ha toccato 130 punti al massimi da inizio novembre.
Stamani l'avvio è più disteso con il rendimento dei titoli di stato che cala leggermente sia sulle scadenze lunghe sia su quelle a breve. Lo spread è sceso sotto 127 punti.
Anche la Borsa di Milano ha aperto in rialzo, in linea con il resto dell'azionario europeo.