MILANO (Reuters) - A gennaio, il picco di contagi in Italia provocato dalla variante Omicron ha investito anche le Rsa, già fra gli epicentri della prima ondata di coronavirus nel 2020, ma il tasso di ricoveri e decessi è rimasto molto basso grazie all'ampia copertura vaccinale.
Lo sostiene uno studio diffuso oggi dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Alla ricerca, dal 28 dicembre 2020 al 23 gennaio 2022, hanno partecipato 843 strutture residenziali, per un totale di 31.042 posti letto disponibili.
L'incidenza settimanale dei casi, si legge nel rapporto, era ancora elevata a fine 2020, si è ridotta dopo l'inizio della campagna vaccinale fino ad arrivare allo 0,01% di nuovi casi per settimana a maggio-giugno 2021, per poi salire velocemente da fine novembre 2021 con la nuova ondata epidemica, fino a superare il 6% nelle strutture per anziani non autosufficienti e il 4% nel totale delle strutture a gennaio 2022.
Da dicembre 2021, analogamente a quanto visto per l'incidenza settimanale, la percentuale di strutture con almeno un caso aumenta fino a raggiungere, a gennaio 2022, il 27% nelle strutture residenziali per anziani e il 20% in tutte le strutture.
La percentuale di ospiti poi ricoverati in ospedale mostra però un minore impatto rispetto alla curva dei contagi, con il picco che a dicembre 2021-gennaio 2022 si attesta sullo 0,35% nelle strutture per anziani e lo 0,25% in tutte le strutture.
Per quel che riguarda i decessi, si legge nella nota dell'ISS, c'è una sostanziale stabilità nel periodo. L'ISS evidenzia un picco intorno allo 0,4% nel gennaio 2021 e allo 0,2% nell'aprile.
"Dalla metà di aprile in poi, però, la percentuale di decessi scende a valori molto bassi sui quali si mantiene anche nel corso della nuova ondata del dicembre 2021-gennaio 2022, pur a fronte di un numero elevato di contagi".
"La copertura vaccinale nelle strutture è risultata molto alta - conclude la nota dell'Istituto - a settembre 2021 aveva ricevuto il ciclo completo di vaccino anti-SARS-CoV-2 il 94% dei residenti nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti ed il 93% dei residenti in tutte le strutture. A metà dicembre 2021, inoltre, l'80% dei residenti aveva ricevuto anche la dose vaccinale booster o addizionale".
(Emilio Parodi, in readzione a Milano Claudia Cristoferi, mailto:emilio.parodi@thomsonreuters.com; +39 06 8030 7744 )