(ANSA) - VENEZIA, 25 LUG - Resta acceso il confronto tra gli imprenditori del Veneto e il Governo sui 'rischi' che le imprese vedono nei 'lacci' del Dl dignità. Ieri i presidenti di Assindustria VenetoCentro, la neo aggregazione confindustriale fra Padova e Treviso, avevano chiesto senza mezzi termini alla Lega - partito di riferimento di questo territorio - di uscire allo scoperto, schierandosi o in difesa del provvedimento del ministro Di Maio o del sistema industriale del Nordest. "La Lega non può fare lo struzzo. Deve assumersi la responsabilità di far correggere questo decreto" ha sintetizzato il presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza. Così oggi il viceministro Massimo Garavaglia ha chiarito che la Lega risponderà alle critiche degli imprenditori veneti "con i fatti". "Accogliamo di buon grado l'apertura del viceministro Massimo Garavaglia ad intervenire sul Decreto Dignità" è stata la reazione del presidente di Confindustria Veneto, Matteo Zoppas.