(Elimina refuso in titolo)
di Colin Packham
CANBERRA (Reuters) - L'Unione europea ha negato di aver bloccato la spedizione di 3,1 milioni di dosi del vaccino anti-Covid di AstraZeneca all'Australia, mentre intensifica i controlli sulle esportazioni per risolvere il problema della carenza di dosi nel blocco.
Una fonte governativa australiana aveva riferito a Reuters che la Ue ha bloccato l'esportazione di 3,1 miliardi di dosi e che il Paese nutre poche speranze di ricevere le restanti 400.000 dosi che si era assicurata per tempo.
La disputa evidenzia l'importante carenza di dosi del vaccino Astrazeneca nei Paesi Ue e complica la campagna australiana di vaccinazione, che è già indietro dell'83% sulla tabella di marcia iniziale.
"Non siamo in grado di confermare alcuna nuova decisione di bloccare l'esportazione dei vaccini in Australia o qualsiasi altro Paese", ha detto un portavoce della Commissione europea durante una conferenza stampa.
Una seconda portavoce di Bruxelles ha detto che il blocco ha rifiutato soltanto una delle 491 richieste di esportazione dei vaccini anti-Covid, da quando a fine gennaio ha implementato una maggiore trasparenza in merito all'export, aggiungendo però che sette richieste sono al momento al vaglio e pertanto le spedizioni sono sospese fino a quando non verrà presa una decisione in merito.
La portavoce non ha chiarito se l'invio di una nuova partita di vaccini all'Australia sia attualmente oggetto di revisione.
L'unica richiesta rifiutata fino a questo momento ha riguardato nei mesi scorsi 250.000 dosi destinate all'Australia. Il 24 marzo la Ue aveva spedito 1 milione di dosi a Canberra.
La Ue, che sta conducendo una campagna vaccinale molto a rilento rispetto a quella della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, ha rafforzato la vigilanza sull'export dei vaccini il mese scorso, consentendo di fatto agli Stati membri di bloccare le esportazioni ai Paesi che presentano tassi di vaccinazione più alti.
"Hanno bloccato 3,1 milioni di dosi fino a questo momento", ha comunicato la fonte governativa australiana, aggiungendo che il Paese ha ricevuto solamente 300.000 dosi e che è previsto l'arrivo di altre 400.000 entro la fine di aprile.
"Non abbiamo perso le speranze, ma abbiamo smesso di conteggiarle tra le forniture in arrivo", ha detto la fonte, che ha parlato in condizione di anonimato poiché non autorizzata a rilasciare dichiarazioni sull'argomento.
L'Australia ha finora confermato solamente lo stop a 250.000 dosi del vaccino Astrazeneca da parte della Ue, che secondo Canberra non causerà ritardi nel programma di vaccinazione.
Un funzionario della Ue ha dichiarato che il blocco non è responsabile dell'incapacità di AstraZeneca di mantenere i propri impegni presi con altri Paesi, in un contesto in cui la casa farmaceutica punta a consegnare solamente 100 milioni di dosi al blocco entro la fine di giugno contro le 300 milioni di dosi promesse.
AstraZeneca non ha immediatamente risposto a una richiesta di commento.
Non è chiaro se l'Australia abbia in programma di chiedere a Gran Bretagna e Stati Uniti di inviare al Paese le dosi di AstraZeneca.
Scott Morrison, primo ministro australiano, ha detto che le consegne mancanti sono state la causa dei ritardi nella campagna di inoculazione.
"A inizio gennaio abbiamo previsto che avremmo avuto 3,1 milioni di vaccini. Questi vaccini non sono stati inviati all'Australia", ha detto Morrison ai giornalisti a Canberra. "Ecco il motivo".
(Tradotto da Michela Piersimoni in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)