PARIGI (Reuters) - I tentativi di giungere a un accordo globale contro i cambiamenti climatici si sono arenati stamane dopo una "notte difficile" di colloqui, costringendo la Francia a prolungare di un giorno il summit Onu per ricomporre le aspre divergenze.
Esattamente come all'inizio del meeting due settimane fa, alcuni Paesi restano su posizioni molto diverse su alcuni punti, come il modo in cui bilanciare gli interventi dei Paesi ricchi e di quelli poveri per limitare i gas serra.
"I principali Paesi si sono trincerati dietro le proprie linee rosse anziché fare passi avanti verso una soluzione condivisa", spiega Matthieu Orphelin, portavoce della 'Nicolas Hulot Foundation'.
Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha mostrato un tono più ottimista: "L'atmosfera è buona, positiva, si sta andando nella direzione giusta".
Intanto il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Barack Obama hanno parlato al telefono spiegando che i loro Paesi continueranno a collaborare sul fronte del cambiamento climatico, come riferito dalla tv cinese. Non è chiaro però di che cosa abbiano parlato o se durante il colloquio siano emerse nuove divergenze tra i due principali responsabili delle emissioni globali e che lo scorso anno hanno siglato un accordo sul clima.