MILANO (Reuters) - La svalutazione a sorpresa dello yuan degli ultimi due giorni non avrà impatti significativi sugli utili e i ricavi 2015 delle case automobilistiche europee, anche se potrebbe ridurre la generazione di cassa.
E' quanto si legge in un report di Fitch secondo cui la sfida più grande per le case auto del Vecchio Continente è rappresentata dal rallentamento dell'economia cinese e dal forte calo del suo mercato azionario che hanno intaccato la fiducia dei consumatori.
Questo ha contribuito a una decelerazione dei tassi di crescita delle vendite di nuove auto in Cina negli ultimi dodici mesi, compresi i cali tendenziali registrati a giugno e luglio.
Secondo Fitch la quota crescente di produzione locale assorbirà l'impatto negativo di uno yuan più debole in quanto taglierà le spese in yuan controbilanciando il calo dei ricavi.
L'agenzia ricorda che Peugeot ha un tasso di localizzazione del 100% e Volkswagen di oltre il 90%, mentre Bmw e Daimler ancora importano quasi la metà delle loro vendite in Cina e restano più a rischio rispetto a una svalutazione dello yuan che fa aumentare i prezzi dei veicoli importati. Renault e Fiat Chrysler non hanno una presenza rilevante in Cina, scrive Fitch.
Proprio sulla scia della doppia svalutazione dello yuan il settore auto europeo oggi ha registrato forti cali in borsa con lo stoxx di riferimento in ribasso del 4,03%. Fiat Chrysler ha chiuso in calo del 6,46%.