BRUXELLES (Reuters) - Heiko Maas, ministro degli Esteri tedesco, ha chiesto ai colleghi dei diversi Paesi della Ue di dare il via libera a sanzioni nei confronti dei funzionari russi responsabili dell'arresto dell'oppositore del Cremlino Alexei Navalny e del giro di vite nei confronti degli attivisti pro-democrazia.
La richiesta di Berlino ha aperto la strada per l'imposizione delle sanzioni il mese prossimo, in quello che secondo i 27 Stati membri del blocco dovrebbe essere visto come un messaggio al presidente Vladimir Putin affinché dibattiti e proteste vengano consentiti in Russia.
"Sono favorevole a ordinare la preparazione di sanzioni aggiuntive, a inserire nella lista individui specifici", ha detto Maas all'arrivo a Bruxelles. Il ministro tedesco ha aggiunto che le sanzioni sono urgenti perché nelle scorse settimane Navalny non è solamente stato condannato a un periodo di detenzione, ma anche a scontare questo periodo in un campo di lavoro.
I diplomatici si aspettano che la Ue il mese prossimo imponga divieti di viaggio e il congelamento di alcuni asset agli alleati di Putin una volta che gli esperti avranno raccolto le prove per combattere eventuali azioni legali.
Ieri il gruppo dei ministri degli Esteri della Ue ha incontrato a Bruxelles Leonid Volkov, capo dello staff di Navalny, per mettere in piedi l'accusa per imporre azioni punitive contro la Russia, che è già soggetta a sanzioni da parte dell'Occidente in seguito all'annessione della Crimea del 2014.
I ministri degli Esteri della Ue terranno inoltre una chiamata in collegamento video con il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken in giornata.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)