LISBONA (Reuters) - Francia, Germania e Italia hanno detto che la nuova proposta degli Stati Uniti per un'aliquota fiscale minima globale per le società di almeno il 15% è una buona base per concludere un accordo internazionale entro luglio.
Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti si è offerto ieri di accettare un'aliquota minima di almeno il 15%, significativamente al di sotto del minimo del 21% proposto per le multinazionali statunitensi.
Il Tesoro ha presentato la proposta all'Ocse, dove quasi 140 Paesi mirano a raggiungere un ampio accordo quest'estate per la revisione delle norme per la tassazione dei gruppi multinazionali e delle grandi società tecnologiche, come Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Facebook (NASDAQ:FB).
"Il Tesoro ha proposto al gruppo direttivo che l'aliquota fiscale minima globale dovrebbe essere almeno del 15%", ha detto il dipartimento in una nota. "Il Tesoro ha sottolineato che il 15% è una soglia minima e che le discussioni dovrebbero continuare a essere ambiziose e spingere l'aliquota più in alto".
Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen ad aprile ha proposto una tassa minima sulle società statunitensi del 21% nell'ambito del pacchetto di spesa per le infrastrutture da 2.200 miliardi di dollari del presidente Joe Biden, che sarebbe finanziato in gran parte aumentando l'aliquota dell'imposta sulle società statunitensi al 28%.
Mentre Francia e Germania hanno sostenuto il 21%, altri Paesi hanno spinto per un'aliquota più bassa, in quanto le precedenti discussioni dell'Ocse sull'argomento che si erano concentrate intorno al 12,5%, la stessa aliquota applicata dall'Irlanda.
"L'ultima proposta degli Stati Uniti potrebbe essere un buon compromesso", ha detto il ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire al suo arrivo ai colloqui con le controparti della zona euro a Lisbona.
Il suo omologo tedesco Olaf Scholz ha accolto la nuova proposta degli Stati Uniti come "un grande progresso" e il commissario europeo per l'Economia Paolo Gentiloni ha detto che si tratta di un passo avanti verso un accordo, così come il ministro italiano dell'Economia Daniele Franco.
Tutti sperano che i colloqui si concludano come previsto entro la riunione di luglio dei ministri dell'Economia del G20, mentre l'Ocse è del parere che potrebbe volerci fino a ottobre per finalizzare un accordo.
Due funzionari della zona euro all'incontro di Lisbona hanno affermato che l'offerta degli Stati Uniti troverà ampio sostegno nell'Unione europea. "Quel 15% sarà accettabile per tutti gli Stati membri della Ue, compresi Lussemburgo e Irlanda", ha detto uno dei funzionari.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi)