ROMA (Reuters) - La commissione Affari Costituzionali della Camera ha dato il via libera al testo della legge elettorale voluta da Pd, M5s e Forza Italia, che domani approderà in aula a Montecitorio per essere votata entro la fine della settimana.
L'impianto è quello su cui si erano già accordati i tre partiti principali, col sostegno anche della Lega Nord e di Sinistra Italiana. Si tratta di un sistema proporzionale con una soglia di sbarramento al 5% che sembra favorire le coalizioni tra partiti diversi.
Resta sullo sfondo intanto la questione della data delle elezioni. La legge elettorale dovrebbe essere approvata definitivamente dal Parlamento entro la prima settimana di luglio. I principali partiti sono orientati al voto anticipato in autunno o anche prima, ma il presidente della Repubblica vuole che la manovra economica per il 2018 sia varata prima delle elezioni.
Con gli emendamenti approvati tra ieri e oggi, il sistema prevede l'elezione in collegi uninominali di 112 senatori su 315 e di 225 deputati su 630. I restanti membri del Parlamento saranno eletti invece in collegi con più candidati ma senza la possibilità per gli elettori di esprimere preferenze, anche se il M5s ha annunciato su questo tema che ripresenterà un emendamento in aula.
L'individuazione dei collegi è delegata al governo. Ma una clausola di salvaguardia prevede che in caso di elezioni anticipate si utilizzino i collegi del Mattarellum, la legge elettorale in vigore fino al 2001. Quel sistema prevedeva però che l'elezione dei tre quarti dei parlamentari del Parlamento avvenisse in collegi uninominali, mentre qui la percentuale è nettamente più bassa.
Il ritorno del sistema proporzionale, anche se con una soglia che costringe i piccoli partiti ad allearsi o a restare fuori dal Parlamento, rende più probabile la formazione, dopo le elezioni, di coalizioni.
(Massimiliano Di Giorgio)