di Francesco Zecchini
ROMA (Reuters) - I lavoratori pubblici e privati non provvisti di Green Pass a partire dal 15 ottobre - data di entrata in vigore delle nuove norme varate dal governo - rischiano di rimanere a casa da assenti ingiustificati, senza percepire alcuno stipendio.
Lo dice il professor Alessandro Boscati, ordinario di diritto del Lavoro all'Università Statale di Milano, commentando la versione definitiva del decreto legge che impone l'obbligo di vaccinazione o tampone negativo per accedere a tutti i luoghi di lavoro.
"Si è considerati assenti da subito sia nel settore pubblico che nel settore privato", ha detto Boscati a Reuters.
Una prima versione del provvedimento prevedeva la sospensione dopo 5 giorni di assenza ingiustificata per i dipendenti pubblici sprovvisti di Green Pass e l'immediata sospensione per i privati.
Adesso la sospensione non c'è più. Per il pubblico l'assenza ingiustificata viene conteggiata immediatamente.
Lo stesso vale per i privati, a meno che le loro aziende non contino meno di 15 dipendenti: in quel caso è prevista una sospensione dopo 5 giorni di assenza.
"Ora c'è maggiore omogeneità tra pubblico e privato", spiega ancora Boscati.
Nelle aziende private sotto i 15 dipendenti, il datore di lavoro può assumere un sostituto con un contratto valido per non più di dieci giorni, rinnovabili però una sola volta.
"Questo comma conviene ad alcune imprese, non a tutte. Ad esempio, è difficile formare un pasticciere in così poco tempo", aggiunge Boscati. In caso di ritorno in servizio del lavoratore sospeso, il sostituto verrà mandato a casa e il titolare reintegrato.
La normativa sul Green Pass vale fino al 31 dicembre 2021, giorno in cui scade lo stato di emergenza.
(In redazione a Roma Francesca Piscioneri)