MILANO (Reuters) - Si conoscerà nelle prossime ore, al massimo entro domattina, la decisione del Tar del Lazio sulla conferma o meno della sospensiva sull'espianto degli ulivi richiesta e ottenuta dalla Regione Puglia lo scorso sei aprile, nel cantiere in prossimità della spiaggia di San Foca, nella marina di Melendugno (provincia di Lecce). Decisione che, di fatto, ha bloccato le operazioni di spostamento degli alberi propedeutiche all'avvio degli scavi per realizzare il gasdotto Tap con approdo a Melendugno.
E' quanto ha detto il legale della Regione, Mariano Alterio, al termine dell'udienza di merito di stamani.
"La discussione è stata lunga e articolata. Dal canto suo Tap ha evidenziato che gli ulivi da espiantare sono solo 12 rispetto ai complessivi 211, già rimossi, e quindi ritengono che il danno per la regione non sussista", rileva il legale.
Nei giorni scorsi Tap ha comunque rimosso altri 19 ulivi, già espiantati ma bloccati nel cantiere, a causa delle proteste, che sono stati comunque portati nella masseria del Capitano dove risiedono gli altri ulivi.
"La decisione arriverà fra oggi e domattina", aggiunge il legale.
Con decreto 01753/2017, si legge nel provvedimento, la terza sezione del Tribunale amministrativo del Lazio aveva accolto l'istanza presentata dalla Regione Puglia "per l'annullamento, previa sospensione, della nota del Ministero dell'Ambiente del 27 marzo scorso" con cui è stata dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione "A44", riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori, autorizzando Tap all'espianto degli Ulivi ricadenti nell'area interessata dal cantiere.
(Giancarlo Navach)