MILANO (Reuters) - La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato oggi 11 persone accusate di aver creato fondi neri attraverso appalti di Fiera Milano nell'Expo, anche per favorire un clan della mafia siciliana.
Lo dice in una nota la Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo lombardo, precisando che le accuse sono, a vario titolo, associazione a delinquere, anche finalizzata a favorire la mafia, riciclaggio e frode fiscale.
Sette persone sono state portate in carcere, altre quattro si trovano agli arresti domiciliari. Sono state eseguite perquisizioni in Lombardia e in Sicilia e sono stati sequestrati due immobili, nonché beni per circa 5 milioni di euro.
Contemporaneamente, la sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese ha disposto l'amministrazione controllata per la società di allestimenti Nolostand, controllata da Fiera di Milano, con cui i due principali accusati hanno avuto rapporti economici "considerevoli", dicono i magistrati.
Le infiltrazioni, secondo l'inchiesta condotta dal pm Ilda Bocassini, sarebbero avvenute negli appalti di quattro padiglioni di Expo 2015, tra cui quello della Francia, della Guinea Equatoriale e di un'azienda italiana. Ma nel corso di una conferenza stampa la stessa Bocassini ha detto che "non ci sono responsabilità penali per Fiera Milano ed Expo".
La presunta banda è accusata di aver emesso fatture per operazioni inesistenti, di aver evitato il pagamento di imposte, di aver creato società fittizie e riciclato denaro utilizzando anche conti all'estero (in Liechtenstein, Slovenia e Slovacchia).
Il principale accusato per l'organizzazione dell'associazione a delinquere e dei reati tributari è Giuseppe Nastasi, 40 anni, indicato come "amministratore di fatto di numerose società attive nel settore degli allestimenti feristici". Secondo gli inquirenti Nastasi è in rapporti "molto stretti" con Liborio Pace, ritenuto "elemento di collegamento" con la famiglia mafiosa di Pietraperzia (Caltanissetta) e accusato a sua volta di aver organizzato il riciclaggio del denaro.
Gli inquirenti dicono anche di aver intercettato il trasporto di 700.000 euro di presunti "fondi neri", attraverso il legale di fiducia di Pace, anch'egli tra gli arrestati.
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