ROMA (Reuters) - Il Movimento 5 stelle si è separato dai suoi co-fondatori e dall'azienda che fornisce la sua piattaforma online, nel quadro della trasformazione da gruppo di protesta impegnato nella democrazia diretta basata sul web in partito più mainstream e di centro-sinistra avviata sotto la nuova leadership.
M5S è al governo sin dal trionfo alle elezioni del 2018 e rappresenta il più grande partito presente in parlamento, ma la popolarità del movimento è stata minata da cambi di linea politica e faide interne.
Da quando il movimento è stato creato nel 2009 dal comico Beppe Grillo e dal guru della rete Gianroberto Casaleggio, il partito e la piattaforma Rousseau sono stati legati in modo indissolubile.
Tutte le principali decisioni del movimento sono state prese sulla base del voto online dei suoi iscritti, e parte dello stipendio dei parlamentari pentastellati è versato per finanziare la piattaforma, chiamata Rousseau in onore del filosofo svizzero del XVIII secolo.
Tuttavia, negli ultimi mesi, e in particolare da quando l'ex premier Giuseppe Conte è diventato leader dei 5 stelle a febbraio, i rapporti con l'Associazione Rousseau sono diventati sempre più tesi, e molti parlamentari si sono rifiutati di pagare per il mantenimento della piattaforma digitale.
Oggi, Rousseau ha comunicato che si è vista costretta a mandare a casa il personale con una retribuzione ridotta e che i rapporti con il movimento sono giunti al capolinea.
"Ma stare insieme deve essere una scelta reciproca e deve presupporre rispetto e assunzione di responsabilità da ambo le parti. E questo, purtroppo, non si è verificato", si legge in un post del blog.
Le ragioni della rottura vanno ben oltre il denaro.
Conte vuole dare al movimento un volto più tradizionale e moderato come parte dei suoi sforzi per formare un'alleanza stabile con il Partito Democratico di centrosinistra.
Ma il presidente dell'Associazione Rousseau Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, è un grillino della prima ora convinto che il partito stia tradendo le sue radici anti-establishment.
Il movimento incolpa l'Associazione Rousseau della scissione, con una dichiarazione in cui l'accusa di aver cercato di intromettersi nelle decisioni politiche del partito.
M5S ha aggiunto che manterrà il suo impegno per la democrazia diretta e di aver già iniziato a cercare altri fornitori digitali per sostituire la piattaforma Rousseau.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione Stefano Bernabei, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)