Di Laura Sanchez
Investing.com - Sebbene il mondo non si sia ancora ripreso dalla pandemia di coronavirus, i paesi stanno già monitorando una nuova malattia: il vaiolo delle scimmie. Un virus che sta iniziando a diffondersi in diversi paesi in Europa e Nord America.
Dopo che i primi focolai hanno iniziato ad essere annunciati nel Regno Unito a metà maggio, anche altri paesi come Stati Uniti, Canada, Australia, Portogallo, Italia, Svezia e Spagna hanno segnalato casi di vaiolo delle scimmie, con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha chiesto il tracciamento dei contatti dell'ondata di casi.
Cos'è il vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie (o vaiolo delle scimmie) è strutturalmente correlato al virus del vaiolo e provoca una malattia simile ma generalmente più lieve. Con l'eradicazione del vaiolo nel 1980 e la successiva cessazione della vaccinazione contro il vaiolo, è diventato il più importante orthopoxvirus. Il vaiolo delle scimmie continua ad apparire sporadicamente in alcune parti centrali e occidentali della foresta pluviale africana.
Secondo l'OMS, il periodo di incubazione (intervallo tra l'infezione e l'insorgenza dei sintomi) per il vaiolo delle scimmie è generalmente compreso tra 6 e 16 giorni, sebbene possa variare tra 5 e 21 giorni.
L'assessorato alla Salute regionale di Madrid, che sta analizzando 23 casi sospetti, ha scritto in un comunicato, che il "monkeypox' è "una malattia molto rara" che si presenta generalmente con febbre, mialgia, linfoadenopatia (ghiandole gonfie) e un'eruzione cutanea sulle mani e sul viso, simile alla varicella". "La sua trasmissione avviene per via respiratoria", ma nei casi che sono in fase di studio il contagio potrebbe essere avvenuto attraverso "il contatto con le mucose durante rapporti sessuali".
Infezione
L'infezione può essere suddivisa in due periodi come si legge nella pagina dedicata dell'OMS:
- Il periodo di invasione (tra i giorni 0 e 5), caratterizzato da febbre, forte mal di testa, linfoadenopatia (linfonodi ingrossati), lombalgia, mialgia (dolore muscolare) e grave astenia (mancanza di energia);
- Il periodo dell'eruzione cutanea (tra 1 e 3 giorni dopo l'inizio della febbre), in cui compaiono le diverse fasi dell'eruzione cutanea, che di solito colpisce prima il viso e poi si diffonde al resto del corpo. Le zone più colpite sono il viso (nel 95% dei casi), i palmi delle mani e la pianta dei piedi (nel 75% dei casi). L'evoluzione dell'eruzione cutanea da maculopapulare (lesioni a base piatta) a vescicole (vesciche piene di liquido), pustole e successiva formazione di croste si verifica in circa 10 giorni. La rimozione completa delle croste può richiedere fino a tre settimane.
Trasmissione
Secondo l'OMS, nei primi casi, l'infezione si verifica attraverso il contatto diretto con sangue, fluidi corporei o lesioni sulla pelle o sulle mucose degli animali infetti.
La trasmissione secondaria o da persona a persona può avvenire attraverso uno stretto contatto con secrezioni respiratorie infette o lesioni cutanee di una persona infetta, o con oggetti recentemente contaminati con fluidi del paziente o materiali della lesione.
La trasmissione avviene principalmente per goccioline respiratorie, di solito dopo un contatto prolungato faccia a faccia con il paziente, esponendo i familiari dei casi attivi a un aumentato rischio di infezione.
Per ora i mercati non stanno guardando con preoccupazione al nuovo virus, concentrati maggiormente su crescita economica, inflazione e ciclo aumento dei tassi da parte delle banche centrali.