MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha chiesto la terza proroga indagini, per altri sei mesi, dell'inchiesta su un presunto accordo per finanziamenti russi alla Lega.
Lo hanno riferito fonti legali, aggiungendo che la richiesta al giudice è stata notificata alle parti oggi.
L'indagine, il cui inizio risale all'estate 2019, ipotizza il reato di corruzione internazionale, e riguarda l'ex presidente dell'associazione Lombardia-Russia nonché ex portavoce di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, l'avvocato Gianluca Meranda e il consulente finanziario Francesco Vannucci.
Non è stato possibile al momento contattare i tre indagati per un commento.
Al centro dell'inchiesta vi sono le registrazioni di un incontro avvenuto il 18 ottobre 2018 all'Hotel Metropol di Mosca fra gli indagati e alcuni cittadini russi con la presunta finalità di negoziare un accordo per far arrivare 65 milioni di dollari di finanziamenti alla Lega a margine di un contratto petrolifero da 1,5 miliardi di dollari con una compagnia russa.
La trattativa non ebbe esiti, secondo le indagini.
Alla notizia dell'apertura dell'inchiesta, a luglio 2019, il leader della Lega Matteo Salvini dichiarò di non aver mai preso "un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia", aggiungendo che avrebbe querelato chiunque lo accuserà di reati di quel genere.
La proroga indagini viene normalmente accordata dal giudice delle indagini preliminari. Il reato per cui si procede in questo caso consente un massimo di quattro proroghe.
I tre pm titolari dell'inchiesta fanno parte dei sei che a fine maggio lasceranno la procura di Milano per trasferirsi alla procura europea che persegue i reati che ledono gli interessi finanziari della Ue. Quindi le indagini dovranno essere affidate ad altri pm.
(Scritto da Emilio Parodi, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, mailto:emilio.parodi@thomsonreuters.com; +39 02 66129523)