TOKYO (Reuters) - Si è concluso senza nessuna nuova mossa il meeting di politica monetaria della Banca del Giappone, così come atteso dagli economisti.
La banca centrale ha confermato il target sui tassi a breve a -0,1% e l'impegno a portare i rendimenti sui titoli governativi decennali attorno a zero attraverso gli acquisti del programma di quantitative easing. Resta inoltre invariato l'impegno all'acquisto di titoli di Stato nazionali per l'importo annuo di 80.000 miliardi di yen (circa 658 miliardi di euro).
La Banca del Giappone ha poi ribadito la propria valutazione cautamente ottimistica sull'economia del Paese, vista in un trend di miglioramento moderato.
In conferenza stampa il governatore ha sostanzialmente confermato la linea recente: secondo Kuroda occorre attendere dai dati ulteriori segnali di rafforzamento dell'inflazione e al momento è ancora prematuro considerare una 'exit strategy' o rialzi dei tassi.
A fronte di indubbi segnali di ripresa dell'economia, gli economisti mantengono ancora un atteggiamento cauto, soprattutto alla luce dei ciclo restrittivo avviato dalla Fed e dell'emergere di umori protezionistici a livello globale, elementi che potrebbero pesare su un'economia fortemente orientata all'export come quella giapponese.
L'ultimo sondaggio Reuters, condotto prima del meeting, segnala comunque un consensus sul fatto che la prossima mossa dell'istituto centrale sarà nella direzione di una riduzione dello stimolo monetario. In tal senso si sono espressi 28 dei 35 economisti interpellati; di questi 28, 10 prevedono un intervento già nella seconda metà di quest'anno.