di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Tutto quello che si muove nella politica ruota in questo momento attorno agli schieramenti che saranno in campo alle prossime elezioni comunali di Milano.
Sia nel centrodestra sia nel centrosinistra o anche solo nel centro c'è un gran agitarsi, riunirsi, discutere. Ancora nulla di deciso su quali saranno i candidati in campo.
Molti i fronti aperti. Domenica sera si sono incontrati il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e quello della Lega Matteo Salvini. Il primo voleva capire le intenzioni dell'interlocutore su Milano e citava nomi di fantasia per la leadership nazionale del centrodestra; il secondo aveva a cuore la leadership nazionale del centrodestra e parlava dei candidati per Milano. Obiettivi divergenti e lingue diverse: dovranno riparlarsi, magari in presenza di interpreti.
Due potenziali candidati sono impegnati in altri incontri e si sarebbero visti anche fra loro: si tratta di Emanuele Fiano (al momento il principale candidato del Pd) e Maurizio Lupi (candidato o autocandidato Ncd) pronti a scattare per la corsa, per ora fermi ai blocchi di partenza.
Molto attivo infine Corrado Passera. L'ex manager di Olivetti, Poste e Intesa è pronto a scendere in campo e raccogliere i voti della borghesia meneghina e del centrodestra, schieramento nel quale però i due principali azionisti, sia Berlusconi sia Salvini, lo vedono come il fumo negli occhi.
Tanto agitarsi si riflette sempre più anche sulle questioni nazionali, dalla riforma del Senato al ddl sulle unioni civili.