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BCE pronta agli acquisti: si prevede un “Draghi shopping” nell’azionario

Pubblicato 27.08.2019, 15:54
© Reuters.

Versione originale di Carlos R. Cózar – traduzione a cura di Investing.com

Investing.com - Il 12 settembre il mondo finanziario si concentrerà sull'incontro della Banca centrale europea, evento dall’importanza quasi vitale.

Oltre ad una possibile riduzione dei tassi di interesse, è possibile che la BCE decida un pacchetto di misure per combattere la stagnazione economica nella zona euro. Tra queste, la Banca centrale europea potrebbe acquistare azioni di società, sollevando lo spirito degli investitori e dei mercati, in una spirale discendente a causa dell'instabilità geopolitica e della guerra commerciale.

Come riferito recentemente da fonti Reuters, i membri del Consiglio direttivo avevano già discusso in precedenza un potenziale pacchetto di misure, "come la combinazione del taglio ai tassi di interesse e acquisti di attività", poiché a loro avviso un'azione comune è "più efficace di una sequenza di azioni selettive" se si utilizzano "strumenti con complementarità e sinergie significative".

In questo senso, gli analisti di mercato si stanno già fortemente posizionando con l'idea che l’istituto guidato da Mario Draghi prenderà il portafoglio in mano e lo riempirà di azionario.

L'economista capo di Axa IM, Gilles Moëc, afferma che la BCE approverà un nuovo ciclo di modesta espansione quantitativa nella riunione del 12 settembre, con un volume di acquisti di attività compreso tra i 25 e i 30 miliardi di euro per sei mesi. Gilles Moec è scettico sull'utilità di questo nuovo QE.

D'altra parte, il CEO di Fixed Income di Axa Investment Managers, Chris Iggo, afferma che i rendimenti a reddito fisso rimarranno molto probabilmente a livelli bassi, nonostante il rischio che i tassi di interesse delle obbligazioni sovrane "possano invertirsi rapidamente se le aspettative di politica monetaria non sono soddisfatte o se qualche evento accresce l'ottimismo degli investitori".

Tuttavia, da altri gestori si prevede che, invece di acquistare azioni, ci saranno acquisti individuali, ma non ETF. L'economista Mark Mobius, da parte sua, ritiene che "con tassi di interesse a livelli ancora più bassi, le valutazioni delle azioni stanno cominciando a sembrare molto più attraenti.

Perche'?

Secondo Chris Iggo, esperto di Fixed Income di Axa Investment Managers, la ragione principale per cui la Banca centrale europea sta valutando l'idea di azioni è dovuta ai "bassi rendimenti del reddito fisso".

Da parte sua, Moec afferma che "mentre gli Stati Uniti potrebbero affrontare un mare di emissioni di titoli del Tesoro nel prossimo decennio, l'Europa, se non cambia nulla, potrebbe trovarsi di fronte a una carenza di attività prive di rischio (....). Se gli investitori si dovessero trovare in una situazione di carenza di attività prive di rischio, anche una piccola quantità di acquisti supplementari da parte della BCE potrebbe avere un impatto significativo sulla redditività del debito, soprattutto in uno scenario di deterioramento delle prospettive economiche, che accelererà la domanda di attività prive di rischio”.

Nel frattempo, gli analisti Fidelity, in relazione alla prossima riunione del 12 settembre, si chiedono se "la Banca centrale avrà abbastanza munizioni per contrastare le forze deflazionistiche della zona euro”.

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