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Serie A, assemblea lunedì vaglierà modelli investimento banche e fondi

Pubblicato 09.03.2023, 18:07
Aggiornato 09.03.2023, 18:09
© Reuters. Logo della Serie A a Milano. 17 dicembre 2019. REUTERS/Flavio Lo Scalzo/File Photo

© Reuters. Logo della Serie A a Milano. 17 dicembre 2019. REUTERS/Flavio Lo Scalzo/File Photo

MILANO (Reuters) - I rappresentanti dei 20 club di Serie A discuteranno lunedì se dare seguito o meno alle proposte ricevute da banche internazionali e fondi di private equity che hanno espresso interesse a investire nel business dei diritti tv della Lega, avviando un processo formale.

E' quanto emerge da un documento visionato da Reuters e preparato in vista dell'assemblea del 13 marzo, in cui vengono elencati tre modelli emersi dalle proposte degli investitori a seguito di alcuni incontri preliminari dei soggetti che si sono fatti avanti.

"Nella prossima assemblea, vi sarà richiesto se esista o meno l’interesse ad approfondire un potenziale finanziamento per la crescita e, in caso di risposta affermativa con quale modello", si legge.

I tre modelli proposti sono: finanziamento tramite una 'league wide facilty', ingresso nell'equity della media company o un modello ibrido, in cui si potrebbe considerare una quota ridotta di equity, focalizzandosi solo sui diritti internazionali, cui affiancare una linea di credito.

Il documento elenca poi i soggetti che finora si sono fatti avanti: oltre a JP Morgan (NYSE:JPM), Citi, Goldman Sachs (NYSE:GS), di cui Reuters aveva precedentemente riportato l'interesse, tra le banche viene citata anche Barclays (LON:BARC) mentre non compare Deutsche Bank (ETR:DBKGn).

Quest'ultima, citata precedentemente da alcune fonti come interessata, si è sfilata perchè impegnata in un'operazione simile, in corso sulla Bundesliga, spiega una fonte a conoscenza della situazione.

I fondi citati sono Carlyle, Apax, Three Hills Capital (i primi a farsi avanti in un consorzio a tre), Searchlight e Apollo.

L'interesse dei fondi e delle banche citati era già stato riportato in precedenza da Reuters, tranne quello di Barclays, che oggi non ha commentato.

Tra i presidenti delle società non mancano quanti si sono detti contrari, tra cui il numero uno del Milan Gerry Cardinale e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Dubbi sono stati espressi anche dal numero uno del Torino Urbano Cairo.

© Reuters. Logo della Serie A a Milano. 17 dicembre 2019. REUTERS/Flavio Lo Scalzo/File Photo

Già nel 2021, un gruppo di squadre bloccò la finalizzazione di un accordo per la vendita di una quota del 10% della media company della Lega ad un consorzio firmato da Cvc, Advent e Fsi.

Se l'assemblea deciderà di proseguire, Serie A incaricherà un advisor per organizzare un beauty contest e raccogliere le proposte delle istituzioni finanziarie per il modello prescelto, si legge.

(Elvira Pollina, editing Stefano Bernabei)

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