ROMA (Reuters) - Un piano d'urgenza per prevenire i rischi derivanti dalle calamità naturali e per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati estendendo l'ecobonus del 65% ai lavori antisismici.
Lo chiede l'Ance, associazione nazionale dei costruttori edili, quantificando il 3,5 miliardi di euro il costo della mancata prevenzione.
Nella notte tra il 23 e il 24 agosto un terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito alcune Regioni del Centro Italia causando finora 250 morti e centinaia di feriti.
"Un piano di investimenti pubblici mirati per la manutenzione e il miglioramento delle infrastrutture esistenti e l'uso intelligente della leva fiscale, con l'estensione del bonus antisismico del 65% per i lavori di prevenzione e messa in sicurezza statica, indipendentemente dalle condizioni poste ora dalla legge, permetterebbero di salvaguardare le vite umane e tutelare il nostro fragile territorio", commenta il presidente dell’Ance, Claudio De Albertis.
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