Investing.com - Sarà il 28 aprile la data in cui gli spagnoli saranno chiamati a scegliere un nuovo governo. Si avvia al termine, dunque, l’esperienza di Pedro Sanchez al governo della Spagna dopo soli 8 mesi.
Il Presidente del Consiglio, infatti ha annunciato questa mattina la data delle prossime elezioni nel corso di una conferenza stampa, dopo che il Parlamento aveva bocciato la sua manovra finanziaria lo scorso mercoledì.
A decidere il destino dell’esecutivo erano stati alcuni partiti indipendentisti cataliani, il cui apporto era fondamentale per garantire la maggioranza al governo monocolore socialista, arrivato al potere dopo la mozione di sfiducia a Mariano Rajoy.
E ora cosa?
La borsa spagnola, anche questa volta, non ha reagito in maniera particolare, con l'Ibex 35 che resta in crescita dello 0,35%.
Secondo Ismael de la Cruz, ora le borse aspettano con ansia i prossimi passi: "I mercati si muovono per sensazioni, per aspettative. Nessuno può sfuggire al fatto che il nuovo governo che esce dalle urne (di qualsiasi colore) dovrà continuare ad affrontare due questioni molto complesse: la questione dell'indipendenza catalana e delle alleanze per formare un governo (se governerà in maggioranza o in minoranza, se dovrà ricorrere a decreti legge, se sarà un governo libero o ostaggio del sostegno parlamentare del resto delle formazioni politiche, se sarà un governo solido e stabile nel tempo o avrà vita breve)".
I mercati vogliono tranquillità, e accolgono anche un programma di percorsi a braccia aperte. Ma questo programma esiste? Al momento, gli ultimi sondaggi mostrano che il PSOE di Pedro Sánchez sarebbe il primo partito politico, ma sarebbe ben lungi dall'ottenere una maggioranza per formare un governo. E lo stesso sarebbe successo con il resto delle parti.