LEOPOLI, Ucraina (Reuters) - I civili sono in fuga dalle aree dell'Ucraina orientale, in attesa di un'offensiva russa, mentre Kiev ha comunicato che sta verificando resoconti sul potenziale uso di armi chimiche da parte delle forze russe nell'assedio della città portuale di Mariupol.
La battaglia per Mariupol sta raggiungendo una fase decisiva, con i marine ucraini sotto pressione nel distretto industriale di Azovstal.
Se i russi dovessero prendere Azovstal, otterrebbero il pieno controllo di Mariupol, città perno tra le zone controllate dalle truppe russe a Ovest e a Est. La città è già stata devastata da settimane di bombardamenti che hanno ucciso potenzialmente migliaia di civili.
Il viceministro della Difesa ucraino Hanna Malyar ha detto che il governo sta controllando informazioni non verificate, secondo le quali la Russia potrebbe aver usato armi chimiche nell'assedio di Mariupol.
"C'è una teoria, potrebbero essere munizioni al fosforo", ha detto Malyar in un intervento trasmesso in diretta televisiva.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha menzionato ieri che la Russia potrebbe ricorrere ad armi chimiche, mentre Mosca ammassa truppe nella regione orientale del Donbas prima di un nuovo assalto a Mariupol. Tuttavia, non ha specificato se sono state effettivamente utilizzate.
Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno detto di star cercando di verificare i rapporti. Se la Russia avesse usato armi chimiche, "tutte le opzioni sono sul tavolo" in risposta, secondo il ministro della Difesa britannico James Heappey.
Il ministero della Difesa russo non ha ancora risposto a una richiesta di commento da parte di Reuters. Le forze separatiste filo-russe nell'Est hanno negato di aver usato armi chimiche a Mariupol, in base a quanto riferito dall'agenzia di stampa Interfax.
Tuttavia, in tal caso, ciò segnerebbe un nuovo pericoloso sviluppo in una guerra che ha già lasciato una scia di morte e distruzione dal 24 febbraio, quando il presidente russo Vladimir Putin ha inviato le sue truppe oltre il confine.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)