GAZA/GERUSALEMME (Reuters) - I combattimenti tra Israele e Hamas sembrano perdere leggermente di intensità, a Gaza non si registrano morti per la prima volta dall'inizio delle ostilità il 10 maggio e diminuiscono anche i lanci di razzi palestinesi.
Ma l'appello per una sospensione delle ostilità lanciato ieri dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden sembra essere caduto nel vuoto. Israele ha annunciato che proseguirà, al momento, con l'offensiva mirata a distruggere le capacità offensive delle fazioni armate Hamas e Jihad Islamica e i lanci di razzi sono proseguiti.
Gli Stati Uniti e altri paesi nel mondo stanno spingendo per porre fine a quella che è la peggiore escalation nel conflitto degli ultimi anni, durante la quale sono rimasti uccisi -- secondo funzionari di Gaza -- 212 palestinesi, di cui 61 bambini e 36 donne.
Al momento non si hanno notizie di vittime Israeliane nella giornata di oggi. Dieci persone sono state uccise in Israele, tra cui due bambini, in attacchi palestinesi precedenti con razzi o missili.
Tra i segnali di una possibile diffusione della violenza, l'esercito israeliano ha reso noto che le sue truppe hanno ucciso un palestinese che ha tentato di attaccarle con una pistola ed esplosivi artigianali nei territori occupati della Cisgiordania, e abbattuto un drone vicino al confine con la Giordania.
Scioperi generali sono in corso a Gerusalemme Est, nei villaggi e città arabe all'interno di Israele e nei territori occupati da Israele in Cisgiordania, con post di supporto sui social media che mostrano una bandiera palestinese e invitano alla solidarietà "dal mare al fiume".
A Gerusalemme Est i negozi dei palestinesi sono rimasti chiusi, inclusi quelli all'interno della cinta muraria della città vecchia, e nella città mista arabo-ebraica di Haifa nel nord del paese uno degli organizzatori della protesta, Raja Zaatar, ha detto a Reuters che il 90% dei negozi nei quartieri arabi ha tenuto le serrande abbassate.
Ra’afat al-Saman, proprietario di un negozio a Gerusalemme Est in Salahaddin Street, dedicata al sultano d'Egitto che strappò Gerusalemme ai crociati nel 1187, si è detto favorevole allo sciopero.
La strada è a pochi minuti dalla mosche di Al-Aqsa, uno dei siti sacri dell'Islam, che si trova nel cuore della città vecchia di Gerusalemme, all'interno di un complesso storico noto agli ebrei come Monte del Tempio e ai musulmani come Nobile Santuario.
"Credo che le persone siano più consapevoli adesso. Chiudono i negozi, vanno ad Al-Aqsa e nelle strade, adesso durante uno sciopero ci sono più attività. Nel passato le persone sarebbero semplicemente state a casa durante uno sciopero. Credo che ci sia più consapevolezza ora del concetto di sciopero", ha detto Ra'afat al-Saman.
Hamas ha dato il via al lancio di razzi lo scorso lunedì, dopo settimane di tensione dovuta a un caso giudiziario relativo allo sfratto di numerose famiglie palestinesi a Gerusalemme Est e in risposta agli scontri della polizia israeliana con palestinesi nei pressi della mosche di Al-Aqsa durante il mese di Ramadan, sacro per gli islamici.
Yuavl Steinitz, ministro del governo israeliano di Benjamin Netanyahu appartenente al partito di destra del Likud, ha condannato l'attacco definendolo "un ulteriore colpo al delicato tessuto delle relazioni e della cooperazione tra ebrei e arabi", durante un'intervista a Galei Tzahal, la radio dell'esercito israeliano.
I combattimenti di Gaza, innescati dalla rabbia palestinese per le azioni israeliane a Gerusalemme, hanno generato disordini spesso violenti tra arabi ed ebrei all'interno di Israele.
(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)