ISTANBUL (Reuters) - Il presidente Usa Donald Trump ha minacciato la Turchia di "devastazione economica" se attaccherà la milizia curda in Siria, un commento che ha indebolito la lira turca e ha attirato le critiche di Ankara.
Le relazioni tra i due alleati Nato sono tese a causa del sostegno da parte degli Usa ai curdi Ypg, che la Turchia ritiene un'estensione del Pkk, il partito dei lavoratori crudi considerato fuori legge che guida da decenni una ribellione sul suolo turco.
La crisi diplomatica dello scorso anno, quando Trump ha imposto sanzioni su due ministri del presidente Tayyip Erdogan e ha alzato i dazi sulle esportazioni di metallo turco, hanno contribuito a spingere la lira turca ai minimi record da agosto.
Trump ha detto ieri che gli Usa stanno avviando il ritiro militare dalla Siria annunciato a dicembre, ma che continueranno a colpire i combattenti dello Stato islamico.
"Attaccheremo ancora dalle basi vicine. Devasteremo la Turchia economicamente se colpirà i curdi. Creeremo una zona sicura di 20 miglia... Allo stesso modo, non voglio che i curdi provochino la Turchia", ha scritto Trump su Twitter.
La lira è scesa dell'1,6% a 5,5450 contro il dollaro.
Il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha detto che Trump deve rispettare l'alleanza con Ankara.
"Mr @realDonaldTrump è un errore fatale eguagliare i curdi siriani con il Pkk, che sono sulla lista dei terroristi Usa, e il suo ramo siriano Pyd/Ypg", ha scritto su Twitter.
"I terroristi non possono essere vostri partner e alleati. La Turchia si aspetta che gli Usa onorino la nostra partnership strategica e non vogliamo che sia oscurata dalla propaganda terroristica", ha detto oggi.