Investing.com - Apertura molto positiva per le principali piazze europee questo mercoledì, sostenute dal raggiungimento di un accordo tra i principali produttori di petrolio mondiali durante l’incontro di ieri; gli investitori restano in attesa dei dati tedeschi sulla disoccupazione e l’inflazione che saranno rilasciati nel corso della seduta.
Nella mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 schizza dell’1,34%, il francese CAC 40 è in salita dell’1,54%, mentre il tedesco DAX 30 segna +1,17%.
Le principali piazze di scambio mondiali prendono una boccata d’aria dopo che l’the Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio ha dichiarato di aver raggiunto un accordo per ridurre la produzione ad un range tra 32,5-33,0 milioni di barili al giorno, un riduzione tra lo 0,7 ed il 2,2% rispetto alle attuali stime OPEC di 33,24 milioni di barili al giorno.
Si tratta del primo accordo dal 2008, un accordo che ha fatto volare i prezzi al massimo di tre settimane.
Schizzano i titoli del comparto energetico, con il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) che registra un’impennata del 4,86% e l’Italiana ENI (MI:ENI) che schizza del 4,13%, mentre la rivale Norvegese Statoil (OL:STL) svetta a +5,18%.
In salita anche i titoli finanziari europei, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) che segnano rispettivamente +1,27% e +1,19%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) eDeutsche Bank (DE:DBKGn) salgono dello 0,95% e dello 0,86%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) segnano il rispetto rialzo dell’1,34% e dell’1,07%, mentre in Spagna BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) salgono dell’1,07% e dell’1,20%.
Al ribasso Lufthansa AG (DE:LHAG) che crolla del 2,84% dopo che il consiglio di controllo dell’azienda ha approvato il piano per l’acquisto del 55% della Brussels Airlines che fa parte di un piano più ampio per espandere l’attività della compagnia low-cost Eurowings attraverso delle acquisizioni.
A Londra, il FTSE 100 fortemente legato alle materie prime sale dell’1,15%, grazie alla performance del settore minerario e di quello energetico.
I colossi minerari Glencore (LON:GLEN) ed Anglo American (LON:AAL) segnano le rispettive impennate del 3,34% e del 5,28%, mentre la rivale BHP Billiton (LON:BLT) svetta a +5,65%. Il gigante petrolifero BP (LON:BP) ha visto i titoli schizzare del 4,11%, mentre Royal Dutch Shell (LON:RDSa) svetta a +5,35%.
Positiva anche la performance del comparto finanziario britannico. HSBC Holdings (LON:HSBA) sale dello 0,93% e Lloyds Banking (LON:LLOY) segna +1,01%, mentre Barclays (LON:BARC) e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) segnano le rispettive impennate dell’1,31% e dell’1,36%.
Capita Plc (LON:CPI) segna una delle peggiori performance sull’indice: i titoli dell’azienda di servizi professionali colano a picco del 21,84% dopo la revisione al ribasso sulle previsioni ed i ritardi dei pagamenti dei clienti come effetto della Brexit.
Al ribasso anche Entertainments PLC (LON:MERL) che segna un crollo del 3,90% dopo che il gruppo ha dichiarato che le attrazioni londinesi non hanno beneficiato di una sterlina più debole.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura positiva. I futures Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,14%, i futures S&P 500 sono in salita dello 0,06%, mentre i futures Nasdaq 100 vanno su dello 0,10%.