(Reuters) - Di seguito gli aggiornamenti sul conflitto in corso in Ucraina:
13,00 - Un portavoce della Commissione europea ha detto che una delle condizioni fondamentali per la revoca o la modifica delle sanzioni sarebbe il ritiro di tutte le forze russe dall’Ucraina.
"La fine dell’aggressione russa in Ucraina, non provocata e ingiustificata, e il ritiro incondizionato di tutte le forze militari russe dall’intero territorio ucraino sarebbero una delle principali precondizioni per modificare o revocare le sanzioni", ha detto il portavoce.
11,20 - Il Cremlino ha detto che l’accordo sulla sicurezza del Mar Nero potrebbe entrare in vigore una volta soddisfatte una serie di condizioni.
Ieri gli Stati Uniti hanno raggiunto accordi separati con Ucraina e Russia per far cessare i combattimenti nel Mar Nero e sospendere gli attacchi contro gli obiettivi energetici, mentre Washington ha accettato di spingere per la revoca di alcune sanzioni contro Mosca.
10,40 - L’ordine del presidente russo Vladimir Putin relativo alla moratoria sugli attacchi alle infrastrutture energetiche in Ucraina è ancora in vigore e viene attuato dalle forze armate russe.
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Ieri il Cremlino ha detto che le raffinerie di petrolio, gli oleodotti e i gasdotti e le centrali nucleari rientrano tra gli obiettivi della tregua di 30 giorni concordata da Russia e Ucraina. Peskov ha detto che la sospensione è stata applicata a partire dal 18 marzo, giorno in cui Putin ha concordato la mossa con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in una telefonata.
10,30 -Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che degli attacchi di droni russi hanno danneggiato le infrastrutture nella città di Kryvyi Rih e nella regione di Sumy durante la notte.
"Lanciare attacchi su larga scala dopo i negoziati per il cessate il fuoco è un chiaro segnale al mondo intero che Mosca non ha intenzione di conseguire una vera pace", ha scritto Zelensky su X.
7,00 - Gli Stati Uniti hanno raggiunto ieri accordi separati con l’Ucraina e la Russia per sospendere i combattimenti in mare e gli attacchi sulle infrastrutture energetiche, mentre Washington ha accettato di sollecitare la revoca di parte delle sanzioni contro Mosca.
Sebbene le tempistiche e le modalità degli accordi sulla sicurezza marittima del Mar Nero non siano ancora chiare, si tratta dei primi impegni formali assunti dalle due parti del conflitto dall’insediamento del presidente Donald Trump. Trump sta spingendo per la fine della guerra in Ucraina e per un rapido riavvicinamento con Mosca, mossa che ha allarmato Kiev e i Paesi europei.
L’accordo tra Stati Uniti e Russia va aldilà di quello con l’Ucraina, con Washington che si è impegnata a spingere per la revoca delle sanzioni internazionali sull’agricoltura russa e sulle esportazioni di fertilizzanti, una richiesta da tempo avanzata da Mosca.
(Tradotto da redazione Danzica, editing Stefano Bernabei)