PECHINO (Reuters) - Dati commerciali migliori delle attese in giugno per la Cina, sostenuti dalla buona domanda internazionale per i prodotti cinesi e, internamente, dalla consistente richiesta di materiali da costruzione.
Le esportazioni solo salite dell'11,3% annuo, dopo il +8,7% del mese precedente; le stime erano per un incremento in linea con quello di maggio. Per le importazioni l'aumento è stato del 17,2% contro il 14,8 del mese precedente e il 13,1% delle attese.
Se da una parte le esportazioni hanno beneficiato della solida domanda di prodotti elettronici e industriali, dall'altra il crescente surplus commerciale cinese, specie nei confronti degli Stati Uniti, potrebbe essere fonte di nuove tensioni politiche, di fronte alle dichiarate intenzioni protezionistiche del presidente Usa Trump.
"Guardando avanti, ci aspettiamo che la crescita dell'export rallenti per via delle incertezze sulla domanda esterna, legate all'aumento dei rischi geopolitici e all'apprezzamento del cambio yuan-dollaro nella prima metà del 2017", si legge in una nota di commento al dato di Nomura.
Sull'import invece, segnalano gli osservatori, nei prossimi mesi potrebbe farsi sentire l'effetto del contenimento del credito interno che le autorità di Pechino stanno cercando di mettere in atto.
Il saldo di bilancia commerciale è risultato in attivo di 42,77 miliardi di dollari, grossomodo in linea con le previsioni (42,44 miliardi) e in allargamento rispetto ai 40,81 miliardi di maggio.