MILANO (Reuters) - Sono state poco oltre le 56.000, su un totale di più di 18 milioni di dosi somministrate, le segnalazioni di effetti collaterali dei vaccini Covid-19, il 91% delle quali riferite a "eventi non gravi".
Lo segnala l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nel suo quarto rapporto sulla sorveglianza dei vaccini contro il coronavirus, riferito al periodo dal 27 dicembre 2020 al 26 aprile 2021.
Il tasso di segnalazione, dice l'Aifa, è di 309 ogni 100.000 dosi. La maggior parte si riferisce a "eventi non gravi, che si risolvono completamente, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari".
"Le segnalazioni gravi corrispondono all'8,6% del totale -- si legge nel rapporto -- con un tasso di 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal vaccino e dalla dose (prima o seconda)".
Un evento è considerato sempre grave se comporta ospedalizzazione, ricorso al pronto soccorso, pericolo immediato di vita, invalidità, anomalie congenite, decesso, altra condizione clinicamente rilevante, si legge nel rapporto.
La maggior parte delle segnalazioni riguarda il vaccino Pfizer (NYSE:PFE) (75%), mentre sono il 22% per quello di AstraZeneca e il 3% per il vaccino di Moderna.
Per quel che riguarda infine il problema delle trombosi che aveva provocato la sospensione cautelativa del vaccino AstraZeneca in Europa, Aifa riferisce che "la valutazione dei casi italiani di trombosi venosa intracranica e atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria (AstraZeneca, ndr) è in linea con le conclusioni della procedura dell'Agenzia Europea dei Medicinali".
In Italia, fino al 26 aprile 2021, sono stati segnalati 29 casi di "trombosi venose intracraniche e 5 casi di trombosi venose in sede atipica".
La maggior parte di questi eventi (22 casi, 65%) ha interessato le donne con un'età media di circa 48 anni e solo in 1/3 dei casi circa gli uomini (12 casi, 35%) con un'età media di circa 52 anni, si legge nel rapporto.
Il tempo medio di insorgenza è stato di circa 8 giorni dopo la somministrazione della 1a dose del vaccino Vaxzevria.
(Emilio Parodi)
(In redazione a Milano Sabina Suzzi, mailto:emilio.parodi@thomsonreuters.com; +39 02 66129523)