Cos’è la borsa valori: definizione e spiegazione
La borsa valori è un mercato regolamentato e vigilato dalle autorità nazionali ed europee, dove sono scambiati i titoli finanziari rappresentativi di capitale, di debito e altri strumenti come i derivati e le valute estere.
La funzione principale della borsa è di convogliare le risorse degli operatori dell’economia in surplus, come le famiglie, verso gli operatori in deficit, come le imprese e gli Stati. Raccogliendo il risparmio finanzia i progetti d’investimento delle imprese e dei governi, nel medio e nel lungo periodo.
I criteri di quotazione in borsa sono abbastanza forti al fine di garantire la solidità degli investimenti; la vigilanza sugli scambi e sull’andamento dei prezzi è continua, per evitare che alcuni soggetti che hanno maggiore informazione possano avvantaggiarsi a scapito dei piccoli investitori, meno informati. Le oscillazioni di prezzo in borsa possono essere limitate, per contenere gli eccessi di rialzo e di ribasso ed evitare fenomeni di panico finanziario.
Un investitore che vuole acquistare titoli finanziari, accede tramite il proprio intermediario alla borsa (broker) e immette l’ordine di acquisto, che può essere a prezzo prefissato oppure al prezzo che il mercato indica. La borsa organizza la piattaforma degli scambi e garantisce il buon fine delle operazioni; oggi gli scambi avvengono su piattaforma telematica, mentre alla fine del 1900 erano ‘alle grida’ cioè avvenivano nella Piazza degli Affari dove si riunivano i trader e gridavano gli ordini di acquisto e vendita.
Qual è il ruolo della borsa in economia?
Per capire cos’è la borsa valori non si può non parlare del suo ruolo principale che riveste nel sistema attuale. Il ruolo della borsa nella moderna economia è di convogliare le risorse degli operatori dell’economia in surplus, come le famiglie, verso gli operatori in deficit, come le imprese e gli Stati. Raccogliendo il risparmio, la borsa permette la realizzazione di progetti d’investimento delle imprese e dei governi, nel medio e nel lungo periodo. La borsa è un’importante alternativa al sistema bancario, che richiede garanzie per erogare il credito.
Chi gestisce la borsa valori?
La borsa valori è gestita da una società specializzata negli scambi, che garantisce le operazioni e la liquidità del mercato. Dal 2021 la borsa di Milano è di proprietà di Euronext, società che gestisce altre Borse in Europa, che l’ha acquistata dal London Exchange Group insieme a Banca Intesa e Cassa Depositi e Prestiti. La vendita a Euronext è stata causata anche dalla Brexit, che impedisce alle borse inglesi di avere il passport, cioè l’integrazione con i mercati di borsa europei.
La borsa: come funziona la quotazione
Il collocamento iniziale in borsa può avvenire su diversi segmenti della stessa, differenziati per requisiti minimi di accesso, ma soprattutto in base alle caratteristiche delle imprese che vi si collocano. Nella borsa italiana il segmento principale è il Mercato Telematico Azionario (MTA) che è vigilato da Consob e il Alternative Investment Market (AIM) che non è vigilato da Consob, ma prevede la figura di un garante finanziario. Per accedere al MTA è necessario soddisfare importanti requisiti patrimoniali e contabili, oltre che presentare il Prospetto Iniziale che venga approvato dal Consob. Il capitale deve essere di almeno 40 milioni di euro e il management e l’organizzazione aziendale devono essere solidi e motivati all’operazione di quotazione in borsa.
L’ Alternative Investment Market (AIM) è il segmento giovane della borsa, dedicato alle imprese di piccola dimensione, come le start up e le scale up che ha costi diretti più contenuti rispetto al Mercato Telematico Azionario (MTA), ma garantisce comunque trasparenza e liquidità agli investitori. La quotazione su AIM ha tempi molto più brevi rispetto agli altri mercati, come il MTA, e gli adempimenti successivi alla quotazione consistono sostanzialmente nella pubblicazione del bilancio e della relazione semestrale, nonché delle informazioni price sensitive. La quotazione su AIM viene garantita da un advisor che segue l’impresa anche dopo la quotazione e garantisce nei confronti del mercato; questo requisito è assente nel MTA.
Cos’è un indice di borsa?
All’interno della borsa valori sono scambiati azioni, obbligazioni, valute e derivati (leggi anche gli approfondimenti su valute e sui tipi di obbligazioni). Per ciascun tipo di titolo finanziario vengono creati diversi panieri di titoli, considerati rappresentativi per un settore produttivo, come quello finanziario, industriale o farmaceutico. Gli indici colgono l’andamento generale del mercato al rialzo o al ribasso e sono, quindi, un’informazione di sintesi utile agli investitori. Sulla borsa di Milano l’indice delle aziende di più grande dimensione si chiama FTSE Mib e racchiude l’andamento dei titoli delle principali 40 aziende italiane per capitalizzazione di mercato. Qui potete vedere l’andamento degli Indici di borsa sui mercati mondiali.
Cuorisità: la nascita della borsa e perché si chiama così
Il mercato di borsa dove è possibile scambiare quote di capitale e di debito accompagna la crescita europea e permette lo sviluppo mondiale occidentale dopo la fine del Medioevo, periodo in cui gli scambi e i commerci avevano raggiunto i livelli minimi. Gli scambi, prima della nascita delle borse, avvenivano nelle piazze o nei templi, ma il sistema di garanzia e di vigilanza degli scambi era poco solido e questo non ha permesso un suo sviluppo fino al 1500, con l’introduzione dei codici del commercio.
Nell’antico testamento della Bibbia già si descrivono scambi di merci e promesse, ma l’enforcement degli stessi era affidato alla legge religiosa, che non favoriva le contrattazioni.
L’opera shakespeariana del Mercante di Venezia scritta alla fine del 1500 muove da un mancato rispetto del pagamento di una garanzia sul prestito in favore di Shylock, commerciante ebreo, nei confronti del quale viene riconosciuto dall’autorità cittadina, il Doge che la violazione degli accordi avrebbe comportato anche l’obbligo di convertirsi al cristianesimo.
La borsa valori si chiama in questo modo grazie alla famiglia veneziana Della Borsa che si trasferisce in Olanda e fonda le borse di Amsterdam, Anversa e Amburgo nella metà del 1500.
In Italia la borsa valori nasce nel 1600 a Venezia e favorisce lo sviluppo dei commerci, della ricchezza e dell’imprenditoria. La borsa valori che conosciamo oggi viene creata a Milano nel 1974, è vigilata dalla Commissione Nazionale per le Società e la borsa (Consob).